Minacce di morte al sindaco di Lugo

Scritte su una cabina elettrica, condanna unanime dal mondo politico

Il sindaco Davide Ranalli (fotoSchicchi)

Il sindaco Davide Ranalli (fotoSchicchi)

Lugo (Ravenna), 22 febbraio 2017 - E’ giunta fino a Roma la notizia delle scritte ingiuriose rivolte al sindaco di Lugo Davide Ranalli, apparse su una cabina elettrica di via del Villaggio Neolitico a Lugo, vicino al centro commerciale tra le vie Quarantola e Piratello. Le scritte, vere e proprie ‘minacce di morte’ seguite dal disegno di una svastica, hanno suscitato l’indignazione del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, che attraverso il suo portavoce Guido Ruotolo ha espresso «condanna verso queste parole di minaccia, rivolte a un sindaco che evidentemente sta facendo bene il suo lavoro e a cui rivolgiamo piena solidarietà».

Come sia arrivata a Roma la notizia, completa di immagine fotografica, Ruotolo non l’ha voluto rivelare, certo è invece che la foto è stata pubblicata su Facebook al fine di condannare il deprecabile atto ed esprimere solidarietà al sindaco. Condanna verso il gesto e vicinanza al ‘primo cittadino’ sono state espresse dagli esponenti delle forze politiche lughesi di opposizione Domenico Coppola, Donatella Donati e Silvano Verlicchi, rispettivamente capigruppo consiliari del Movimento 5 Stelle, di Forza Italia e della lista ‘Per la Buona Politica’.

Decisa la reazione del sindaco, che ha affermato: «Ringrazio il Ministro Orlando, tutte le forze politiche e i tanti cittadini che mi hanno espresso la loro solidarietà. Sono sgomento perché un atto del genere non esprime di certo lo spirito della comunità lughese, pacifica e antifascista. E’ vero che in questo momento lo scontro politico, sia a livello nazionale che locale, è molto aspro ed evidentemente in parte sta degenerando, inducendo qualche esaltato ad adottare modalità di espressione violente e feroci, che vanno condannate in quanto, ripeto, non sono proprie di questa comunità. Abbiamo davvero passato il limite». Comunque, ha precisato, «questa amministrazione non si fa intimorire da questi gesti, noi andiamo avanti in piena serenità, e quel che è certo è che non auguro a nessuno di essere oggetto di gesti simili».