Pizzarotti fa il pieno a Ravenna

Incontro col sindaco di Parma organizzato da ‘CambieRà’. "A Ravenna non avete ancora la raccolta rifiuti porta a porta? Che tristezza" FOTO

Samantha Tardi, Narco Maiolini, Federico Pizarotti e Michela Guerra (foto Zani)

Samantha Tardi, Narco Maiolini, Federico Pizarotti e Michela Guerra (foto Zani)

Ravenna, 26 novembre 2016 - Sala piena per Federico Pizzarotti all’incontro organizzato da CambieRà (FOTO). Il primo cittadino di Parma, ex pentastellato, viene accolto con un lungo applauso dai presenti. In via Berlinguer, Pizzarotti arriva accompagnato dall’ancora grillino ravennate Pietro Vandini. Un segnale di rottura con il movimento? Solo lui potrà nel caso dirlo.

Dopo essersi seduto alla destra del capogruppo di CambieRà Michela Guerra, il sindaco prende la parola e parte subito con l’endorsement più scontato e, pungolato dal giornalista Pier Giorgio Carloni, spiega il motivo del suo netto no al referendum del 4 dicembre. “È no, ma non in modo ideologico - ci tiene a precisare Pizzarotti -. Non è un no contro Renzi, ma guardando nel merito a cosa c’è scritto nella modifica costituzionale. Credo sia una riforma al ribasso”. Poi la prima stoccatina alla città e alla sua ben nota irraggiungibilità.

“Ringrazio Pietro che mi è stato dietro sei mesi per venire qui – dice -. Scusate, Ravenna sembra vicina, ma non è così. Avrei fatto prima ad andare a New York”. Poi il primo consiglio ai cittadini per uscire da una profonda crisi anche di valori. “Dobbiamo riscoprire la voglia di impegnarci – spiega Pizzarotti -. Anche perché è troppo facile essere sempre dalla parte dei critici e basta. Serve un rapporto onesto per fare bene il proprio lavoro”. Perché è proprio in questo modo, trapela dalle sue parole, “che la nostra amministrazione sta riuscendo a risollevarsi piano piano dal baratro. Quando ci siamo insediati i debiti erano 870 milioni di euro nel Comune di Parma. Dopo tanto lavoro oggi siamo poco sotto i 500 milioni di euro di passivo. E per fare questo non abbiamo tagliato servizi. Questo è il punto: se si vuole si può”. Infine una battuta sulla raccolta differenziata: “qui a Ravenna non avete ancora il porta a porta? Che tristezza. Ecco, su questo dovete migliorare”.