Ravenna,  24 novembre 2012 - Per risistemare la pineta Ramazzotti di Ravenna distrutta dall’incendio “è necessaria anche la chiusura di una parte consistente della spiaggia”. Mentre serve un aiuto economico da parte dello Stato, la Regione, la Comunità europea, il Comune ed eventuali sponsor, l’intenzione della Giunta è di incentivare le iniziative che coinvolgano i cittadini per promuovere l’idea che la pineta è un bene comune.

A dirlo, stamane, al convegno sulla conservazione e la valorizzazione della pineta è il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci. “La pineta rivivrà e ci metteremo tutta la nostra passione perché non vogliamo che quello che abbiamo costruito insieme con tanta fatica vada disperso”. Ma per fare questo, aggiunge, occorre tempo ed è anche necessario creare le condizioni per favorire questa rinascita. La pineta e il sottobosco saranno ripristinati com’erano prima dell’incendio con un mix di interventi. E il livello di protezione e tutela della pineta e della spiaggia sarà deciso, per un periodo di tre-cinque anni, sulla base delle esigenze di questo processo di rigenerazione.

Perché ciò accada, va avanti il primo cittadino, va anche eliminata ogni fonte di disturbo derivante da una frequentazione incontrollata dell’area. Da qui il divieto di accesso che durerà per un periodo fissato dal Corpo Forestale. Le attuali delimitazioni su quasi tutto il perimetro ad ovest dell’area della pineta verranno riviste e nuove linee saranno aggiunte nel confine ovest, sia nel lato verso il mare a ridosso dei campeggi.
“Il confine non dovrà essere impattante, ma non dovrà essere neppure valicabile”, anche per lasciare tranquilli gli animali. 

E’, invece, totalmente diversa la situazione lungo la linea di dune e spiagge comprese tra Lido di Dante e Lido di Classe. In questa parte, aggiunge il sindaco, il disturbo arrecato dalle persone e’ elevatissimo e proprio perche’ queste spiagge rappresentano gli unici cinque chilometri liberi da insediamenti turistici e dovrebbero essere destinati al turismo naturalistico e alla conservazione della fauna del Parco.
Da qui la scelta di una ‘fruizione controllata’: la balneazione sarà permessa sul tratto verso l’abitato di Lido di Dante vicino delle due strutture ricettive, per non penalizzarle.

Nel frattempo, servono attività per prevenire altri incendi, come torrette di sorveglianza o palloni aerostatici frenati a terra, dotati di webcam che permettano un allarme immediato. I limiti all’uso della pineta e della spiaggia devono essere disciplinati da un regolamento che dovra’ anche fissare delle sanzioni; agli ingressi saranno montati cartelloni in italiano, inglese, francese e tedesco. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, poi, Matteucci pensa di avviare, dall’inizio dell’anno scolastico, un progetto di studio sul ‘mondo pineta’ assieme alla Guardia Forestale per lezioni specifiche interdisciplinari su storia, geografia, economia e biodiversità. Gli studenti dell’Università di Scienze ambientali, da parte loro, potrebbero fare da ‘ciceroni’ in visite dedicate alle scuole materne, elementari e medie. E ancora, si possono progettare visite e percorsi guidati oltre che per le scolaresche per turisti e gruppi organizzati. “Non si tratta solo di valorizzare un patrimonio naturalistico eccezionale, ma anche di cogliere quella che puo’ essere un’ importante opportunita’ di sviluppo economico-turistico di Lido di Dante”, conclude Matteucci.
 

Fonte Dire