Faenza (Ravenna), 25 marzo 2014 - Un’intera vigna sparita in una notte. Millecinquecento giovani viti di Sauvignon blanc francese appena piantate sono state rubate all’azienda vinicola Trerè di Faenza. Un furto senza precedenti.

La brutta — e incredibile — notizia è arrivata alla titolare dell’azienda, Morena Trerè, mentre si trovava in Germania. In questi giorni è infatti impegnata all’importante ProWein di Dusseldorf. «Ci ha chiamati un nostro dipendente — spiega — dicendo che 1.500 sulle 2.000 viti che avevo appena comprato da un produttore francese erano sparite dal campo in cui erano state piantate, nella zona di via Celle».

Il furto in questi casi deve avvenire molto rapidamente. Le viti sviluppano infatti radici molto profonde. «Avevamo preso precauzioni perché non si vedesse che erano state appena piantate — continua —, per esempio avevamo tolto le etichette. Ma probabilmente qualcuno lo ha visto». Nei giorni scorsi l’operaio che si occupava del campo aveva notato un particolare al quale non era stato dato peso: una vite sul fondovalle era sparita. Probabilmente chi ha fatto il furto — forse su commissione vista la particolarità del bottino — aveva preso un campione da mostrare all’acquirente. Poi il furto vero e proprio, che si sospetta sia avvenuto venerdì notte: «Non ci sono tracce di veicoli o orme — continau Trerè — è possibile che siano state cancellate dalla pioggia del fine settimana». Ora è possibile che le piantine siano dirette all’estero.

Sul posto non è rimasto più nulla. L’operaio che si occupa del campo guarda sconsolato il pendio: «Furti così sono all’ordine del giorno — dice —, ma una cosa di queste dimensioni non l’avevo mai vista». In effetti in passato all’azienda erano state rubate 100 piante in passato. «Lì però — spiega Morena Trerè — avevano piantato una vigna in un campo vicino e, si sa, in quei casi qualcuno che ti vede lavorare può fare una ‘spiata’».

Il danno, fra costo delle piante e manodopera per piantarle ammonta a circa tremila euro, ma ora la titolare non si sente più sicura: «Ho qualche perplessità a ripiantare le viti — ammette —, chi mi dice che non verranno rubate? Come facciamo a sorvegliarle giorno e notte».
Sul caso indaga il commissariato di Faenza.