Attracca nave russa piena di ragni. L'ipotesi: vedove nere

Si tratta di un mercantile arrivato venerdì mattina. Ancora da chiarire se gli animali siano velenosi o meno

ANIMALI Uno dei ragni

ANIMALI Uno dei ragni

Ravenna, 31 luglio 2016 – Avrebbe potuto essere tranquillamente la scena iniziale di uno di quei film dell’orrore, ricchi di effetti speciali, e con protagonisti insetti raccapriccianti. Invece è realmente accaduto. Quando, l’altro giorno, è stata aperta la stiva della nave appena entrata in porto per scaricare tubi d’acciaio, sono usciti centinaia di ragni grigiastri, tutti in fila, pelosi e veloci, pronti a interpretare una riedizione della pellicola ‘La tarantola’, diretta nel 1955 da Jack Arnold. A quel punto è stata sospesa ogni lavorazione, sono state scattate alcune foto ed è stata richiusa la stiva

La scena si è verificata venerdì mattina. Il mercantile Galatrio, battente bandiera di Panama, era entrato in porto mercoledì poco dopo le 15, per arrivare all’ormeggio in banchina un’ora dopo. Trasporta tubi d’acciaio, imbarcati nel porto russo di Tagarog. Ha navigato una decina di giorni per raggiungere la costa adriatica. Quando gli addetti, la mattina, hanno aperto la stiva per iniziare le operazioni di scarico, ecco comparire lo sciame di ragni pelosi. Scorrazzavano tra i tubi, ma anche nella zona destinata al passaggio di marinai e lavoratori.

«Si tratta di animaletti grigiastri – racconta un testimone – di diverse dimensioni. Probabilmente nei giorni di navigazione si sono riprodotti e, quindi, abbiamo ragni più giovani e più vecchi. In parte sono maculati, in parte no». Saranno nocivi? Il dubbio ha assalito subito i presenti e innescato la sospensione del lavoro. Le immagini scattate ai ragni sono state inviate al laboratorio di entomologia dell’Istituto zooprofilattico di Reggio Emilia, uno dei più attrezzati in materia. La risposta sulla pericolosità dei ragni arriverà solo domani. L’armatore della nave, che intende rivalersi su chi ha caricato i tubi, ha affidato la pratica legale all’avvocato Maurizio Mauro. Nel frattempo ogni tipo di lavorazione sulla Galatrio è sospesa, anche perché proprio da Taganrog arrivano notizie non troppo confortanti sulla presenza – scoperta oltre un anno fa - in quell’area di «un ragno estremamente pericoloso, appartenente alla famiglia della vedova nera». L’animale, spiega una rivista specializzata «si sta infatti diffondendo e si sta infiltrando negli insediamenti residenziali di Rostov. L’area in cui si sta diffondendo il pericoloso ragno è quella del Golfo di Taganrog e del delta del fiume Don, zona in cui la città di Rostov, con il suo milione di abitanti, rappresenta il principale centro urbano».  Meglio controllare bene, per sicurezza.

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