La formazione del Ravenna Festival
Ravenna, 4 maggio 2015 - La squadra di calcio del Ravenna Festival è campione d’Europa per la quinta volta. Ha conquistato il titolo battendo in finale sabato a Milano – in occasione dell’Expo – il Teatro di Bordeaux nella sfida continentale per teatri e festival. Il risultato è stato un netto 4-1 a favore della squadra ravennate, guidata dal capitano Stefano Bondi (ufficio stampa) e sostenuta a bordo campo dalla presidente Cristina Muti.
Il torneo, organizzato del Teatro Alla Scala si è svolto al centro sportivo Vismara di Milano dove si allenano e giocano le giovanili del Milan. Venti quest’anno le squadre iscritte tra cui sei italiane (tre le milanesi, Teatro alla Scala, Filarmonica della Scala e Teatro degli Arcimboldi; poi San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia e Ravenna Festival) e 14 europee provenienti da Svizzera, Austria, Germania, Francia, Polonia e Spagna. Il sorteggio ha consegnato ai ragazzi di Cristina Muti un girone impegnativo, concluso però con tre vittorie contro Filarmonica della Scala (4 a 0), l’FC Wojtila di Vienna (3 a 0), l’Opéra National de Paris (pareggio a reti inviolate) e gli svizzeri del Konzert und Theater St. Gallen (ancora un secco 3 a 0). La squadra del Festival ha superato nei quarti il Teatro degli Arcimboldi (3 a 0) e poi, sempre con lo stesso risultato, ha avuto ragione dell’Opéra di Parigi in semifinale. Uno scontro Italia - Francia che ha caratterizzato anche l’altra semifinale nella quale Bordeaux ha superato la Fenice di Venezia. Il successo proietta il Festival in vetta al palmares del torneo al fianco dell’Opernhaus di Zurigo, cinque successi in sole dieci partecipazioni dall’esordio a Berlino nel 2006 dove l’avventura si interruppe ai quarti di finale.
La storia del campionato Europeo dei teatri – che si svolge per tradizione in una unica giornata il Primo maggio, quest’anno eccezionalmente il 2 – ha inizio nel 1970 a Zurigo dove si sono svolte le prime 20 edizioni. Il campionato è poi diventato itinerante e ogni anno è una città ed un teatro diverso ad organizzare l’evento in cui chi solitamente lavora dietro le quinte, conquista un ‘pezzo’ di palcoscenico. Le squadre sono formate da tecnici, fotografi, maschere, impiegati, ma anche musicisti, che anziché scambiarsi i gagliardetti si donano i rispettivi programmi. La formula è quella di partite brevi (15 minuti, 30 la finale) con gironi all’italiana al mattino a cui fanno seguito quarti, semifinale e finale nel pomeriggio.