S'infrange il sogno di Ravenna: capitale europea della cultura sarà Matera

La commissione si è pronunciata a Roma. Forte delusione per la delegazione ravennate. Tre voti su 13 alla nostra città. Matteucci: "Ora lavoriamo perché tutto quel che abbiamo fatto non vada disperso" FOTO La delegazione ravennate parte per Roma - La grande delusione: tutti in lacrime

Ravenna capitale, l'attesa del verdetto

Ravenna capitale, l'attesa del verdetto

Ravenna, 17 ottobre 2014 - La commissione si è finalmente pronunciata sulla città italiana che sarà raccomandata all'Unione europea per essere designata capitale europea della cultura nel 2019Matera che ha conquistato 7 voti su 13. Lo ha annunciato il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini nella sede del dicastero di via del Collegio Romano assediata da delegazioni, giornalisti e fotografi. Ravenna ha ottenuto 3 voti su 13, così come Siena. 

Le altre candidate, insieme a Ravenna, erano Cagliari, Lecce, Perugia e Siena. Alla conferenza stampa sono intervenuti, oltre al ministro Franceschini, Steve Green, presidente della giuria composta da tredici esperti tra italiani e stranieri, e un rappresentante della Commissione europea, K. Bartak. Secondo alcuni osservatori l'impatto economico sul territorio di questo titolo e' valutabile in circa 30 milioni. La proclamazione ufficiale da parte dell'Unione Europea avverra' a meta' 2015.

I sassi hanno dunque vinto sul mosaico e la citta' di Ravenna oggi e' triste. Ad aspettare la notizia in Comune davanti al maxischermo si sono riuniti molti ravennati, oltre trecento. Ma non e' servito. L'attesa e' lunga, la decisione della giuria arriva in ritardo. La connessione Internet salta e in molti si attaccano al telefonino. Poi la doccia fredda e l'annuncio del ministro della Cultura Dario Franceschini accompagnato dalla delusione e da un lungo applauso. Il sindaco Fabrizio Matteucci telefona subito da Roma per consolare i suoi concittadini. "Non abbiamo centrato l'obiettivo per un soffio. Siamo sereni perche' c'e' stato l'apprezzamento della giuria".

Comunque, aggiunge, "anche in questo momento di delusione" Ravenna ha dimostrato di potercela fare. "Ringrazio lo staff e le migliaia di cittadini che ci hanno creduto e ci hanno messo la faccia. Ora lavoriamo insieme perche' quello che abbiamo costruito non vada disperso, intendo energie e progetti". Insomma Matteucci e' "amareggiato, ma ci rimbocchiamo le maniche come noi ravennati sappiamo fare. Viva Ravenna, forza Ravenna". La sala del Comune si svuota in fretta. L'assessore Valentina Morigi scoppia in lacrime, mentre il vicesindaco Giannantonio Mingozzi prova a tirare su il morale: "La sconfitta brucia, abbiamo messo tutto quanto potevamo metterci. Quello che abbiamo creato non scomparira'".

"Ho visto le lacrime di rabbia e delusione dei ragazzi e della ragazze dello staff di Ravenna 2019, li ho visti crederci e trepidare fino all'ultimo. In questo momento, a caldo, prima che per ogni altra cosa, mi dispiace per loro e per tutti quelli che hanno lavorato con cuore, passione e intelligenza senza risparmio di energie per raggiungere l'obiettivo". Massimo Mezzetti, assessore regionale uscente alla Cultura, commenta cosi', sul suo profilo Facebook, la mancata conquista del titolo di Capitale europea della cultura nel 2019. Ma quel che forse vorrebbe dire davvero non lo esprime, almeno per ora. Limitandosi a questo: "Ecco, dopo avere visto i loro occhi rossi e gonfi di pianto, avrei un commento non istituzionale... ma me lo tengo per me".  

Le cinque città finaliste 'perdenti', comunque, Siena, Ravenna, Lecce, Perugia-Assisi e Cagliari, saranno capitali italiane della cultura nel 2015 e nel 2016. E' l'orientamento - a quanto si apprende - emerso dalla riunione tra il ministro Franceschini e i sindaci delle diverse città al Collegio Romano prima della proclamazione. Un'ipotesi di lavoro - dovrà confermarla il Consiglio dei ministri - che punta a non disperdere il patrimonio costruito in questi mesi.