Ravenna, 28 aprile 2012 - Un trionfo, un tripudio di applausi. Così si è conclusa, ieri sera a Ravenna, la tournèe europea della Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti. Nella arena di Palazzo Mauro de Andrè il programma è stato lo stesso delle precedenti tappe a Roma, Napoli, Brescia e la partenza a Mosca e San Pietroburgo: la Suite sinfonica dal Gattopardo di Nino Rota, il poema sinfonico Morte e trasfigurazione di Richard Strauss e la Sinfonia n. 5 in re minore di Shostakovich.

Tanti i volti noti in platea, fra cui il sovrintendente dell’Opera di Roma, Catello De Martino, il direttore generale del Musikverein di Vienna, Thomas Angyan, oltre allo stato maggiore della Cso. "In Russia - ha commentato il maestro Muti - la tournee ha avuto oltre che un significato culturale anche un significato politico-sociale, perche’ e’ servita a riallacciare i rapporti culturali fra Russia e Stati Uniti". Erano "23 anni che l’Orchestra non suonava in Russia e la Chicago e’ stata scelta non solo perche’ ormai e’ riconosciuto da tutti che si tratta della piu’ importante orchestra americana, ma anche perche’ rappresenta la citta’ del presidente Obama".

Ma il tempo per riporarsi per Muti è di appena un paio di giorni. Il suo tour de force riparte da Vienna il 6 e il 7 maggio per i 200 anni del Musikverein. Poi l’11 di nuovo a Roma per il concerto in Vaticano per il pontificato di Benedetto XVI . Quindi le prove al Teatro dell’Opera di Roma per il nuovo allestimento di Attila di Verdi (prima il 25 maggio), poi ancora Chicago, Ravenna a luglio per il Festival, un concerto in Israele, altri a Salisburgo ad agosto, e in autunno di nuovo negli Usa.