Ravenna, 24 aprile 2014 - Ravenna Jazz andrà in scena dal 3 al 13 maggio riproponendo il formato extralarge ideato per le celebrazioni del suo quarantennale, lo scorso anno. E ora, giunto all’edizione numero 41, il festival jazz ravennate, tra i più longevi d’Italia, conferma questa formula estesa allungando addirittura di un giorno la sua durata e diversificando ulteriormente le sedi dei concerti.

Negli undici giorni di Ravenna Jazz 2014 si alterneranno i grandi eventi live al Teatro Alighieri, le proposte accattivanti di “Ravenna 41° Jazz Club” (al Mama’s Club, al Teatro Socjale di Piangipane e al Cisim di Lido Adriano), oltre ai quotidiani concerti ‘Aperitifs’, distribuiti tra numerosi locali del centro cittadino. Ci sarà spazio anche per un workshop e per un concerto di dimensioni kolossal in Piazza del Popolo che coinvolgerà centinaia di giovani musicisti.

Una carrellata di grandi nomi è pronta a calcare i vari palcoscenici del festival: all’Alighieri arriveranno la band di Trilok Gurtu con l’aggiunta di Enrico Rava come special guest (per la serata inaugurale del 3 maggio), Al Di Meola (il 4), Stefano Bollani in duo con Antonello Salis (il 10), Paolo Fresu assieme a Uri Caine e la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra (il 13, per un finale di festival in grande stile). Musicisti di culto anche nei club: Raiz con Fausto Mesolella (il 6), Luca Aquino e Carmine Ioanna (il 7), Vincent Peirani assieme a Ulf Wakenius (l’8), Luigi Tessarollo affiancato da Roberto Taufic (il 9), Napoleon Maddox (l’11) e il trio CBS, ovvero Raffaele Casarano, Marco Bardoscia e Boris Savoldelli (il 12).

Imponente sarà poi il concerto del 5 maggio in Piazza del Popolo, con l’Orchestra dei Giovani, l’Orchestra di Percussioni e il Coro Swing Kids per un totale di ben duecento giovani musicisti sotto la direzione di Tommaso Vittorini e Ambrogio Sparagna e con la partecipazione straordinaria di Paolo Fresu.
Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la partecipazione di EniPower e con il patrocinio della SIAE.