Arrampicata, a Ravenna inaugura la palestra più alta d'Italia

Sfruttando i 32 metri di una torre dismessa dell'acquedotto, un gruppo di appassionati ha già raggiunto un primato

I lavori per le verifiche statiche e per l'allestimento della palestra

I lavori per le verifiche statiche e per l'allestimento della palestra

Ravenna, 12 luglio 2017 - Venerdì sera, alle 18, alla presenza del sindaco Michele De Pascale e dell’assessore allo sport Roberto Fagnani, avverrà il taglio del nastro. In via Vicoli n.78, nella campagna a ridosso della statale Adriatica, di fronte al Centro iperbarico, inaugura infatti la nuova palestra di arrampicata sportiva (FOTO), che subito porta in dote un primato. Costruita sfruttando una torre dismessa dell’acquedotto, coi suoi 32 metri di altezza costituisce infatti la palestra di arrampicata sportiva più alta d’Italia.

L’iniziativa è della Ravenna Gravity Fighters, associazione sportiva dilettantistica affiliata alla Uisp, nata per iniziativa di Sara Zanotti (presidente), Dario Tasselli (vice), Paolo Faccani (consigliere), oltre ai soci fondatori Fabio Coreggioli, Claudio gatti e Diego Tasselli. Questo manipolo di ‘scalatori’ si è messo in testa di riqualificare la torre piezometrica dell’ex acquedotto per farla diventare la palestra di arrampicata più alta della nazione: «Al momento – ha spiegato Dario Tasselli – abbiamo allestito la palestra fino all’altezza di 32 metri. Ci siamo fermati al ‘cappello’ della torre, ma abbiamo già in mente, entro il 2018, di sfruttare anche gli ultimi metri, arrivando così a quota 37 metri. In questo caso diventeremmo la torre di arrampicata più alta d’Europa».

Le idee sono molto chiare e anche progetti guardano lontano. Ma Ravenna Gravity Fighters ha avuto anche molta pazienza: «Siamo un gruppo di amici – ha proseguito Dario Tasselli – che, in generale, coltiva la passione per la montagna e per gli sport all’aria aperta. Nella nostra città sono molti i cultori e i praticanti di arrampicata, ma non ci sono le strutture naturali, e così ci siamo inventati questa soluzione che, tra l’altro, ha permesso di recuperare e riqualificare un’area dismessa. Nel 2015 abbiamo deciso di costituirci in società, anche se l’area era già stata individuata l’anno precedente. Per ottenere tutte le autorizzazione sono stati necessari 3 anni».

La nuova palestra è strutturata su 12 vie complessive, pronte ad essere scalate: 8 sono le vie a difficoltà progressiva fino a 15 metri; 3 sono le vie più impegnative fino ai 30 metri; mentre una sola via porta ai 32 metri. «Si tratta di una grande soddisfazione essere arrivati a questo traguardo. L’arrampicata è uno sport semplice, coinvolgente, ma soprattutto al riparo da ogni inconveniente, perché la scalata avviene in piena sicurezza. E poi non ha età, come dimostra il caso del nostro amico Francesco che a 75 anni si è avvicinato a questa disciplina».