Ravenna, 20 luglio 2013 - È Adam Michael Sollazzo il primo giocatore straniero della storia del basket ravennate. La guardia americana, originaria di Tampa Bay, Florida, dove è nato il 24 aprile del 1990, e di origini marcatamente italiane, ha firmato da pochi minuti il contratto che lo legherà all’Acmar Ravenna per la stagione 2013-14. Altro 198 centimetri, guardia in grado di giocare anche da playmaker, è al secondo anno in Europa dopo una stagione disputata nella ProA tedesca, secondo campionato per importanza dopo la Bundesliga, con la maglia del Lipsia.

Sollazzo ha giocato per quattro anni negli East Tennessee State Buccaners, college che milita in Ncaa Division 1 e che nelle stagioni 2008-09 e 2009-10 ha raggiunto il primo turno al torneo Ncaa riservato alle migliori 64 università degli Stati Uniti. Nell’annata 2010-11 Sollazzo ha fatto registrare cifre in crescita, con 9,2 punti realizzati in 28’ di utilizzo medio (50% da 2, 15% da 3, 67% ai liberi, con 3.2 rimbalzi e 4 assist a partita), per poi migliorare ulteriormente nell’ultima stagione al college, quando ha totalizzato 15 punti in 35’ di media, tirando con il 43% da 2, il 29% da 3 e il 66% ai liberi, con 5,5 rimbalzi e 4,4 assist a partita. Al termine della stagione Sollazzo è stato nominato nel primo quintetto della A-Sun Conference e premiato quale migliore ‘studente atleta’ dell’anno dell’ateneo di East Tennessee State. Uscito dall’università e dopo un breve passaggio al Timisoara, in Romania, nel mese di novembre 2012 Sollazzo ha firmato per Lipsia, dove, in 14 partite, a 33’ di media, ha realizzato 19 punti con il 46% da 2 punti, il 34% da 3, l’80% ai liberi, 7 rimbalzi e 4 assist.

Euforico naturalmente il presidente Roberto Vianello: «Sono orgoglioso e felice di essere il primo presidente a portare un giocatore straniero nella storia della pallacanestro ravennate. Sono convinto che Sollazzo potrà scrivere pagine importanti del nostro percorso sportivo e che ci aiuterà a centrare l’obiettivo che ci prefiggiamo per la prossima stagione. Sono altrettanto sicuro che l’arrivo di Adam galvanizzerà ulteriormente la nostra tifoseria e darà ancora più spinta a coloro che ci vogliono aiutare a completare quella ricerca delle risorse che ci consentiranno di fare un campionato per come noi lo immaginiamo».

Raggiunto telefonicament, queste sono state le prime parole di Adam Sollazzo: «Sono molto felice di poter debuttare nel campionato italiano e sono entusiasta dell’idea di potermi misurare con un torneo di buon nome e che può aprirmi buone prospettive di carriera. L’Italia, paese di origine dei miei nonni nati in provincia di Potenza poi trasferiti negli Stati Uniti negli anni Venti, occupa da sempre un posto particolare nel mio cuore. L’idea di poter giocare in una nazione che ha un significato particolare mi ha entusiasmato sin dal principio. Mi sono informato subito via internet sulla squadra e sulla città e ho trovato spunti interessanti, come la vicinanza al mare e la capacità dei tifosi di creare un feeling del tutto simile a quello che si respira nel campionato universitario americano».

Sollazzo, che tipo di giocatore è?

«Posso giocare guardia o playmaker, o anche ala piccola all’occorrenza: al college, e anche in Germania, sono riuscito ad aiutare la squadra come realizzatore, ma anche con un solido contributo di assist, rimbalzi e tutte quelle piccole cose che permettono di vincere le partite, ma non vanno necessariamente sul foglio delle statistiche. Mi piace attaccare l’area per me o per creare un vantaggio per un compagno, giocare con intensità e cercare di segnare punti o subire falli e guadagnare tiri liberi».

 

Sollazzo, quali sono le tappe più importanti della sua carriera?

«Nell’estate del 2012 ho sostenuto due provini con i New York Knicks e con gli Atlanta Hawks, che non si sono tramutati in un contratto, e successivamente ho accettato la possibilità di giocare in Germania, campionato che mi ha permesso di conoscere l’Europa e di prendere coscienza di ciò che mi aspetterà nel mio prossimo futuro: a Ravenna vorrei compiere un ulteriore passo in avanti».