L’OraSì chiama i tifosi: l’amichevole a favore delle vittime del sisma

Stasera alle 19 al PalaCosta il test con i faentini Raggisolaris. Organizzata una raccolta fondi in occasione della partita Il coach giallorosso Antimo Martino: “Anche per questo ci auguriamo che ci sia tanto pubblico“

ALLA GUIDA Il coach dell’OraSì, Antimo Martino

ALLA GUIDA Il coach dell’OraSì, Antimo Martino

Ravenna, 27 agosto 2016 - E’ tempo di basket giocato in casa OraSì e la prima sgambata stagionale vedrà gli uomini di Martino impegnati questa sera alle ore 19, sul parquet del Pala Costa, in un incontro amichevole con la formazione faentina dei Raggisolaris. Al di la dell’aspetto sportivo della sfida, si tratta di un appuntamento al quale la società si augura risponda il maggior numero di tifosi possibile. Il Basket Ravenna si è infatti mobilitato per portare il proprio aiuto alle vittime del sisma che ha devastato il centro Italia e, in occasione di questa gara amichevole, ha organizzato una raccolta fondi per portare la propria solidarietà a chi sta passando un momento tanto difficile.

C’è una motivazione in più per venire al PalaCosta, quindi.

Tutti noi ci auguriamo che i nostri tifosi accorrano in grande numero – spiega il tecnico Antimo Martino –, non solo per conoscere i giocatori e portare loro il proprio affetto, ma soprattutto perché c’è una motivazione molto più importante. Stiamo parlando di fare qualcosa di concreto in favore delle vittime di questa terribile tragedia e ci aspettiamo che, come sempre, il nostro popolo risponda presente”.

Tornando all’aspetto sportivo, a che punto è la preparazione e su cosa vi state concentrando maggiormente in questa fase?

In questi primi dieci giorni abbiamo cercato di riattivare le gambe, ma devo dire che tutti i giocatori si sono presentati in ottime condizioni fisiche. Avevamo inviato loro una scheda di lavoro da seguire in questi mesi estivi e abbiamo trovato un gruppo già abbastanza avanti da questo punto di vista. Per quanto riguarda l’allenamento con la palla, ci stiamo concentrando in egual misura sia sull’aspetto offensivo che su quello difensivo per avere dei giocatori pronti su ogni lato del campo”.

Quali indicazioni volete trarre da queste primissime amichevoli?

Questa prima amichevole in particolare serve soprattutto per riprendere confidenza col terreno di gioco. Inoltre scendere in campo rappresenta l’aspetto più piacevole per chi fa questo lavoro e serve ai giocatori anche per spezzare un po’ tra una seduta di allenamento e l’altra. Darò spazio a tutti gli uomini che ho a disposizione perché credo sia giusto che ognuno di loro sperimenti sul campo le cose che stiamo provando in allenamento e abbia la possibilità di riprendere confidenza col ritmo partita”.