Luca, da Ravenna allo United. "Mourinho mi fa marcare Ibrahimovic"

Ravennate, classe 1999, gioca nelle giovanili dei Red Devils di Manchester che lo hanno acquistato dal Forlì per 75mila euro

Luca Ercolani si allena a Ravenna alla palestra Personal Trainer

Luca Ercolani si allena a Ravenna alla palestra Personal Trainer

Ravenna, 31 dicembre 2016 - Il sogno può trasformarsi in un incubo, se marchi Zlatan Ibrahimovic. «Ma lui mi ha preso in simpatia perché sono uno dei pochi con cui può parlare in italiano. Io, Darmian, Paul Pogba». E Luca Ercolani, ravennate classe 1999 che nel 2016 ha imboccato una delle strade più ambite dai Millennials: giocare a pallone nella società, insieme a Barcellona e Real Madrid, più ricca e cool del mondo, il Manchester United.

La carriera dell’elegante difensore centrale vestito di Reds è cominciata con la maglia del Classe – lì però faceva l’attaccante – e si è dipanata lungo giri immensi (e ordinari) nel fangoso mondo del pallone romagnolo: Ravenna, Rimini, Cesena e infine Forlì. Tutti gli osservatori intravedevano in lui qualcosa di speciale ma l’uomo che gli ha cambiato davvero la vita è inglese e risponde al nome di David Williams, scout in Italia per conto, appunto dello United. Un anno e mezzo fa Williams ha portato Ercolani al centro di allenamenti dello United per il primo di una serie di provini. Tutti superati alla grande.

A gennaio del 2016 il difensore ravennate si è trasferito a Manchseter, in giugno la più importante società calcistica d’Inghilterra lo ha prelevato ufficialmente dal Forlì versando circa 75mila euro nelle casse biancorosse. Il sogno ha avuto inizio. «Vivo con una famiglia nello stesso quartiere in cui ci alleniamo. Non mi fanno mancare niente, non ero abituato a tutto questo» confessa il ragazzo, che in questi giorni è a Ravenna a casa dei genitori.

Festeggerà Capodanno in città e poi il primo gennaio salirà sul primo volo diretto Oltremanica, dove l’aspetta la sua squadra. ‘Per ora gioco regolarmente con i miei coetanei dell’Under 17, e qualche volta anche con i più grandi dell’Under 18’. Ma i frame indimenticabili della sua avventura inglese sono quelli che immagazzina quando gli impegni delle Nazionali svuotano lo spogliatoio della prima squadra allenata da Josè Mourinho: talvolta capita infatti che lo ‘Special One’ chiami i ragazzi delle giovanili a rimpolpare il gruppo almeno per le partitelle.

E visto che Ibrahimovic ha detto addio alla nazionale, il fuoriclasse svedese finisce per sfidare nell’uno contro uno proprio il difensore centrale made in Ravenna: «E’ un’emozione incredibile. Il bello è che ormai mi conosce e ogni volta che ci incrociamo scherza con me in italiano». Difficile immaginare qualcosa di più incredibile per un ragazzo che un anno fa era solo una delle tante promesse del calcio romagnolo. Nel suo talento potrebbe esserci qualcosa di genetico: papà Enrico è un ex pallavolista dilettante, mamma Barbara ha giocato a basket a Russi, la sorella era nella Teodora. Il destino di Luca però punta decisamente più in alto.