Macerata, 26 marzo 2012 - UNA TRAGEDIA scuote Ravenna, colpendo uno dei suoi figli più cari. Ieri sera il campione di pallavolo Vigor Bovolenta, 37 anni, si è accasciato al suolo mentre stava giocando a Macerata, colpito da un malore improvviso proprio mentre andava in battuta.
Subito sono stati chiamati i soccorsi, i sanitari del 118 di Macerata accorsi nella palestra hanno cercato a più riprese di rianimarlo con l’aiuto di un defibrillatore. I primi tentativi sono stati tutti vani, Bovolenta è stato caricato su un’ambulanza per una corsa disperata verso l’ospedale marchigiano nel tentativo di salvargli la vita. Ma è stato tutto inutile, Vigor ha cessato di vivere a mezzanotte.

NATO IL 30 MAGGIO 1974 a Porto Viro nel Rodigino, padre di quattro figli e marito dell’ex pallavolista azzurra Federica Lisi, Vigor Bovolenta è uno dei campioni che hanno scritto la storia della pallavolo italiana. Dagli inizi nel Messaggero Ravenna nel 1990 fino alla passata stagione ha sempre giocato nella massima serie per ventuno stagioni consecutive, con le maglie di Ravenna, Ferrara, Roma, Palermo, Modena, Piacenza, Perugia e Forlì. Quest’anno, dopo la chiusura della prima squadra, è sceso in serie B2 sempre con la maglia di Forlì. Il malore lo ha colto mentre era in battuta, nella partita contro la seconda squadra della Lube Macerata, composta dai giovani.

CON LA MAGLIA della nazionale, Bovolenta ha vinto la medaglia d’argento ai giochi olimpici del 1996 con Velasco, un campionato europeo, quattro World League, oltre a due scudetti con le maglie di Ravenna e Modena, tutte le coppe europee con due coppe dei campioni.

PER RAVENNA Bovolenta era un simbolo un giocatore fondamentale. Simbolo dell’epopea col Messaggero e dei fasti del grande volley negli anni Novanta. Esordì in prima squadra nella stagione 1990-91, in cui la squadra romagnola vinse scudetto e Coppa Italia; con lo stesso club vinse tre Coppe dei Campioni, una Coppa CEV e due Supercoppe Europee. Il 3 maggio 1995 esordì in Nazionale, a L’Avana, nella gara persa per 3-1 dagli azzurri contro Cuba. Poi per lui tanta gloria e una vita da globetrotter nel campionato italiano, con tante squadre che se lo contendevano.
Un paio di anni fa la scelta di Forlì, per avvicinarsi a casa, e la nascita di due gemelli, una gioia immensa per una famiglia sempre più larga, che era il suo vero orgolio. Una felicità stravolta da questo tragico sabato sera.

Doriano Rabotti
Andrea Degidi

 

 COMMENTO La famiglia e il volley: i due grandi amori di Vigor di Andrea Degidi