Tango di massa per il Papa: l'idea è di una ravennate

Regalo di compleanno, il 17 dicembre si balla in piazza San Pietro

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Ravenna, 29 settembre 2014 - Una milonga in piazza San Pietro per papa Francesco nel giorno del suo compleanno, il 17 dicembre. A Cristina Camorani, insegnante di tango di Conventello, l’idea è venuta chiacchierando con gli amici. E mai pensava che la sua proposta avrebbe oltrepassato i confini italiani ed europei, arrivando fino a Buenos Aires. Morale, quel giorno tangueri da tutto il mondo si ritroveranno a Roma e danzeranno per papa Bergoglio.

Cristina, come le è venuta un’idea del genere? «Papa Francesco più volte ha dichiarato di amare il tango, di averlo ballato in gioventù. Ho pensato fosse il regalo giusto. A Ferragosto a casa mia a Conventello avevo organizzato una milonga, l’idea è nata in quell’occasione». 

E così ha lanciato un ‘evento’ su facebook. «Sì. La proposta era quella di una ‘milonga illegal’ il pomeriggio del 17 dicembre».

Che cos’è una ‘milonga illegal’? «Nel mondo del tango capita di improvvisare il ballo anche in luoghi all’aperto. Ad esempio lo facciamo a Bologna, sotto i portici. Balliamo finché non ci mandano via, ma difficilmente accade». 

Poi cos’è successo? «Pensavo che saremmo stati qualche centinaio e invece si è scatenato il finimondo. Mi hanno contattato da tutta Italia, dal resto d’Europa, persino dall’Argentina».

Ed è a quel punto che ha pensato all’udienza? «Il 17 dicembre è mercoledì, giorno di udienza, così mi sono detta: ‘perché non fare un tentativo?’. Ho chiamato la prefettura vaticana per ottenere i pass. Finora ne ho chiesti 3.000, non so se basteranno».

Ha già avuto il consenso dal Vaticano? «La risposta arriverà presto. Ho anche chiesto alla prefettura il permesso per una ‘milonga legal’ in piazza San Pietro».

Conclusioni? «Aspetto le risposte. Noi in piazza San Pietro il 17 dicembre balleremo la milonga, ‘legal’ o ‘illegal’. Se anche non dovessimo avere l’autorizzazione e ci dovessero fermare, almeno mezz’ora avremo ballato. Sarà una cosa semplice, vestiti normalmente, solo un regalo per papa Francesco».

Quante persone arriveranno? «Difficile dirlo. Tantissime. Ci sono già 30 gruppi solo in Italia, e sono in contatto con i coordinatori regionali. Si stanno organizzando pullman e ho sentito numerosi hotel per le prenotazioni. Senza contare chi arriverà da Spagna, Francia, Svizzera, Argentina».

Come è nata la sua passione per il tango? «Quindici anni fa circa, dopo la nascita del quarto figlio, mi sono iscritta ad un corso, per fare qualcosa di diverso. Vidi l’annuncio in un forno a Camerlona. Mi sono subito appassionata. Ora, ogni anno, organizzo a Conventello una maratona di tango a cui partecipano ballerini di tutta Europa».

Lei ha quattro figli e un marito.La sua famiglia come ha reagito a questa passione? «All’inizio male. Mio marito si era anche insospettito perché uscivo la sera, mi ha seguita per vedere se andavo veramente a ballare. Ora sono tutti con me: siamo appena tornati da Procida, dove c’è stato un importante evento dedicato al tango. Loro si sono fatti una bella vacanza, io ho ballato».