Ubriachi prendono a calci le auto parcheggiate

Poi uno di loro cerca di evitare l'arresto offrendo 50 euro a un carabiniere

Carabinieri (Foto archivio)

Carabinieri (Foto archivio)

Ravenna, 19 novembre 2014 - Ubriachi, prendono a calci e pugni la saracinesca di un ristorante e varie auto parcheggiate. Poi uno dei due cerca di evitare l'arresto offrendo 50 euro a un carabiniere.

E' successo la scorsa notte vicino ai giardini Speyer, nella zona della stazione: erano circa le 3 - fanno sapere i carabinieri - quando al comando provinciale dell'arma è arrivata la segnalazione di due extracomunitari che stavano danneggiando "auto parcheggiate, cassonetti, fioriere e quant'altro potesse capitare a tiro". I due uomini, tunisini di 29 e 23 anni, sono stati avvicinati da una pattuglia del Nucleo operativo e radiomobile, che li ha sorpresi mentre stavano colpendo con calci e pugni la saracinesca di un ristorante. Alla vista dei militari, i tunisini hanno raccolto da terra due bottiglie di vetro e hanno cominciato ad avanzare minacciosamente.

I carabinieri hanno poi convinto (a fatica) i due uomini ad appoggiare a terra le bottiglie, ma - si legge in un comunicato del comando provinciale - "il loro atteggiamento non cambiava: numerose sono state le offese e gli insulti subiti dalla pattuglia. I militari operanti  - aggiunge la nota - continuavano a tenere un profilo basso limitandosi ad intimare ai due soggetti di stare tranquilli e fornire i documenti. Stante il rifiuto, li hanno accompagnati con l’autoradio di servizio al comando provinciale, al fine di procedere alla loro identificazione".

Qui, evidentemente, i fumi dell'alcol hanno iniziato a dissiparsi, e i due hanno capito di trovarsi nei guai: uno di loro, nel disperato tentativo di evitare l'arresto, ha offerto 50 euro a un carabiniere, in cambio della liberazione. Ma senza successo. Così, oltre che per i reati di oltraggio, violenza o minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, diniego delle proprie generalità e danneggiamento (tutto in stato di ubriachezza), per lui è scattata anche la denuncia per tentata corruzione.

I due tunisini (entrambi disoccupati, senza fissa dimora e con precedenti penali) sono stati arrestati e messi a disposizione del pubblico ministero, in attesa del processo per direttissima.