Madre di tre figli accoltellata, il suo grido d'aiuto

"Correte, mi hanno accoltellata". Si cerca l’amico di uno degli altri figli

La villetta dell’aggressione di Canali (foto Artioli)

La villetta dell’aggressione di Canali (foto Artioli)

Reggio Emilia, 2 luglio 2016 -  «Correte, mi hanno accoltellata, in via Firenze a Canali». Poco prima di perdere i sensi, accoltellata ai fianchi sotto agli occhi di sua figlia di 8 anni, Isa Dallasta ha fatto in tempo a chiamare i soccorsi. Poi si è accasciata e ha perso i sensi: così l’hanno trovata i paramedici del 118 ieri mattina poco dopo le 11 in una strada di una quartiere residenziale, tranquillo, dove mai ci si aspetterebbe niente di simile.

Questa scena invece si è presentata agli occhi dei soccorritori e degli investigatori ieri mattina a Canali, in una zona non distante dalla chiesa della frazione. Sembrava una mattina come tutte le altre, invece verso le 11 la zona è stata tetaro di una imprevedibile esplosione di violenza.

Ines Dallasta 52 anni, operatrice socio sanitaria nel reparto di Oncologia del Santa Maria Nuova, ieri mattina era con la figlia piccola bei pressi della casa in cui stava per andare ad abitare a Canali. La famiglia aveva acquistato la nuova abitazione da poco, un mese circa, tanto che i vicini a stento la conoscevano: molti avevano visto passare il compagno della donna, che era venuto sul posto con alcuni operai per sistemare la nuova abitazione. La villetta è occupata da quattro famiglie, la zona è residenziale, a un centinaio di metri da un bar e una parrucchiera.

Intorno alle ore 11, un vicino sente delle urla, ma non dà importanza all’accaduto: la zona è tranquilla, forse si pensa a una banale lite. E invece no. Isa Dallasta sta lottando con il suo assalitore, che l’ha colpita in circostanze ancora da chiarire: non si sa se cogliendola all’improvviso o al termine di una colluttazione. Un dettaglio importante: l’assalitore, stando a quanto è stato ricostruito dalle prime indagini, non è uno sconosciuto. Si tratterebbe anzi di un amico di uno dei due figli più adulti della donna (che oltre alla bambina di 8 anni ha una figlia di 24 e un figlio di 25 anni). Nella zona, poco prima dell’aggressione, era presenta una giovane donna sulla trentina, capelli biondi: è stata notata da un vicino di casa e potrebbe essere stata testimone di quanto avvenuto nelle drammatiche fasi dell’aggressione.

Il personale della Croce Rossa, dopo essere arrivato sul posto in breve tempo, trova la donna priva di coscienza, con due ferite profonde ai fianchi e una grave emorragia polmonare in corso. E’ stata portata d’urgenza all’ospedale Santa Maria, in rianimazione, dove si trova ricoverata in prognosi riservata.

Il tentato omicidio, stando a quanto trapela dagli ambienti investigativi, avrebbe un sospettato e un movente preciso: quello di rancori personali dell’aggressore verso l’aggredita. Una persona con problemi, forse seguita da servizi, che avrebbe manifestato in passato comportamenti eccessivi. Questo tipo di contesto è stato confermato ieri sera anche dal Prefetto Rafafele Ruberto a Teletricolore: «L’accoltellamento dipenderebbe da motivi di rancore personale, non c’è in giro un aggressore seriale».

A confermare il fatto che l’aggressore sia già stato identificato, c’è un ulteriore elemento: ieri i militari dell’Arma avrebbero perquisito un immobile in cerca dell’uomo, nella zona della Canalina.