Trenta bambini assaliti da uno sciame di api finiscono all'ospedale

E' accaduto alla sezione 'cinque anni' della scuola d'infanzia La Ginestra di Poviglio

Api impazzite

Api impazzite

Poviglio (Reggio Emilia), 22 ottobre 2014 - Una trentina di bambini sono finiti in ospedale per medicare punture di api selvatiche. E’ accaduto nella tarda mattinata di ieri ai bimbi della sezione «cinque anni» della scuola d’infanzia La Ginestra di Poviglio. I bambini, accompagnati da cinque insegnanti e da un educatore, si trovavano nell’area ex Cave Corazza, un’area ambientale protetta curata dal Wwf, situata a poca distanza dal centro storico del paese. 

I bambini erano arrivati in quell’area a bordo di un pulmino per svolgere delle attività ludico-motorie nel parco, coordinati da un esperto in materia. Improvvisamente, però, durante il gioco, qualcuno dei bambini deve aver inavvertitamente pestato un nido di api «da terra», che era nascosto in un’area del prato. 

Gli insetti si sono levati in volo, avvolgendo letteralmente il gruppo di bambini e i loro accompagnatori. Si sono vissuti momenti di grande paura. Alcuni dei bambini sono stati punti in più parti del corpo, mentre altri se la sono cavata senza contatto con i pungiglioni delle api. In breve tempo, nel fuggi-fuggi generale, la situazione si è poi normalizzata, con i piccoli della scuola d’infanzia comprensibilmente spaventati. 

Mantenendo un’adeguata calma – non facile in queste situazioni – gli educatori hanno fatto salire i bambini sul pulmino, che si è poi diretto verso il pronto soccorso dell’ospedale civile di Guastalla. Per fortuna, le condizioni dei bambini e dei loro accompagnatori sono da subito risultate rassicuranti: nessuna complicazione clinica e neppure effetti da choc anafilattico.  «Li abbiamo visitati uno per uno – spiega il dottor Luca Rovina, responsabile del pronto soccorso guastallese – e poi dimessi. Nessuno di loro ha manifestato complicanze e, finita la visita, tutti i pazienti hanno potuto fare ritorno a casa». 

In ospedale si sono precipitati anche i genitori dei bimbi, tranquillizzandosi nel verificare che non si trattava di nulla di grave. Quando accaduto è stato subito segnalato ai responsabili della gestione del parco ex Cave Corazza, affinché possa essere effettuata una adeguata «bonifica» per evitare altre simili «sorprese». Già prima della visita dei bambini al parco povigliese, ieri mattina, era stato compiuto un controllo generale dell’area. Ma il nido di insetti, ben nascosto dalla terra, era sfuggito alla verifica.