Dolomiti-Grissin Bon 92-69, a Trento la quinta sconfitta

I biancorossi solo per pochi spiccioli hanno dato l’impressione di poter avere la meglio su un’indomita Aquila

Dolomiti Energia Aquila Trento-Grissin Bon Reggio Emilia (foto Ciamillo)

Dolomiti Energia Aquila Trento-Grissin Bon Reggio Emilia (foto Ciamillo)

Trento, 29 ottobre 2017 - Vorrei, ma non posso… Sembra una vettura motor sport con poca benzina, la Grissin Bon, capace di permettersi al massimo due o tre accelerazioni di velocità prima di esaurire il carburante ed essere costretta ad arrestarsi ancor prima del traguardo finale. A Trento arriva la quinta sconfitta in altrettante gare per i biancorossi, protagonisti di una gara in cui solo per pochi spiccioli hanno dato l’impressione di poter avere la meglio su un’indomita Aquila trascinata da una prestazione di squadra in cui la partita top di Silins è solo la punta dell’iceberg.

Già nel primo quarto, nonostante l’illusione che aveva data la rimonta dopo il 6-2 iniziale dei trentini, si erano riviste le scimmie che i biancorossi si portano sulla spalla dall’inizio della stagione, chiamate Frenesia (offensiva) e Disattenzione (difensiva, soprattutto sul primo palleggio). Eppure, grazie alle giocate di Della Valle e Mussini, il primo quarto finiva 15-15, in perfetta parità. Da quel momento, il black out. I reggiani crollano sotto i colpi di Ojars Silins (4/4 da 3 all’intervallo) e della difesa avversaria, che rende ristagnante il playmaking biancorosso (troppe le palle perse per ingenuità…) e sfrutta le praterie in contropiede. Dal 15 pari si arriva al -16 (40-24). Un abisso, nonostante la tardiva reazione che fissa il punteggio sul 44-34 all’intervallo.

Al rientro sul parquet, però, i ragazzi di Menetti mettono in mostra la faccia giusta, guidati dall’orgoglio reggiano di uno sfacciato Federico Mussini (7 nei primi sette del terzo periodo ndr) che riporta Reggio al -5. Ma l’Aquila è una squadra esperta e compatta, capace di aprire l’area biancorossa a proprio piacimento e trovare spazi per il proprio capitano Forray (3/3 dall’arco) e l’infuocato OJ Silins, con gli “occhi della tigre” visti tante volte in via Guasco. Ed è nuovamente - 16. REset, è il caso di dire.

L’ultimo focolaio di resistenza è in Nevels, mandato in missione come a Panevezys da Menetti, autore di un mini- parziale assistito da Mussini che riporta, ad inizio del quarto periodo, Reggio a -9, prima che l’intera spedizione stacchi la spina. Dal -9 al -20. Reggio getta la spugna anzitempo e si consegna, di fatto, agli artigli dell’Aquila delle Dolomiti non come un Leone di San Prospero, ma come un uccellino indifeso.

Troppo presto, e senza l’onore delle armi (al di fuori del solo Mussini, lasciato a predicare nel deserto). Nel quarto periodo si vedono una rimessa regalata agli avversari, disattenzioni in difesa, un air ball, ma non l’atteggiamento. <<Fino alla fine.>> dice un noto coro… Purtroppo, per una Grissin Bon messa ko moralmente, non è stato così. La tripla allo scadere di Betinho, marcato da Sané, è la fotografia del momento biancorosso. E ora l’abisso è diventato una voragine.   

Tabellino

Dolomiti Energia Trento – Grissin Bon Reggio Emilia 92-69

Dolomiti Energia Trento: Franke 9 (4/5, 0/1), Sutton 8 (4/6, 0/2), Silins 20 (6/8 da tre), Forray 15 (2/3, 3/3), Baldi Rossi (0/3, 0/2), Flaccadori 7 (2/4, 1/2), Gutierrez 9 (2/2, 1/1), Gomes 8 (1/2, 2/5), Behanan 8 (4/5), Shields 8 (4/5). N.e Conti e Lechthaler. All. Buscaglia Grissin Bon: Mussini 18 (2/5, 3/6), Wright 11 (4/9, 1/1), Bonacini, Candi, Della Valle 11 (4/8, 0/1), Reynolds 11 (5/8), Markoishvili 2 (1/5, 0/4), Nevels 11(4/7, 1/2), Sané 2 (1/2, 0/3), De Vico 3 (0/1, 1/1). N.e Cipolla. All. Menetti

Arbitri: Aronne, Martolini e Nicolini. Parziali: 15-15, 44-34, 64-54, 92-69. Note: Tiri da 3: Trento 13/24, Reggio Emilia 6/18; tiri liberi Trento 7/10, Reggio 9/11; rimbalzi Trento 29, Reggio 30, assist Trento 17, Reggio 10, palle perse Trento 12, Reggio 18, palle rubate Trento 12, Reggio 7. Uscito per falli: Gutierrez (TN).