Beve liquido per lavastoviglie, muore bimbo di 2 anni

Il piccolo Carlo Russo era ricoverato in Rianimazione da martedì sera.

Il piccolo Carlo Russo

Il piccolo Carlo Russo

Reggio Emilia, 28 agosto 2015 - Bimbo di due anni muore dopo aver bevuto del liquido per lavastoviglie. La tragica notizia arriva dall'Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Carlo Russo era ricoverato in rianimazione da martedì sera, dopo che aveva ingerito del liquido per lavastoviglie nel bar gestito dalla famiglia a San Martino in Rio. 

"A seguito di improvvise complicanze cardiache insorte nella giornata di ieri e irreversibilmente peggiorate nella notte - si legge in una nota della direzione ospedaliera -, questa mattina è avvenuto nella Rianimazione il decesso del bambino di due anni giunto nella serata di martedì 25 al Pronto Soccorso dopo avere ingerito una dose di prodotto liquido caustico per lavastoviglie".

"La Direzione, in accordo con i professionisti, ha disposto il riscontro diagnostico per accertare le cause del decesso - continua la nota -. Ai genitori e a tutta la famiglia la Direzione generale e i professionisti che hanno prestato assistenza in questa tragica circostanza porgono le più sentite e commosse condoglianze per il gravissimo lutto".

Sull'episodio interviene anche il Codacons. "Ennesimo incidente domestico che si trasforma in tragedia, con la morte a Reggio Emilia di un bimbo di 2 anni, deceduto dopo aver ingerito liquido per lavastoviglie", si legge nella nota.

"Gli incidenti domestici rappresentano la prima causa di morte e di invalidità tra i bambini e gli adolescenti – denuncia il Codacons – e in Italia si fa ancora poco sul fronte della prevenzione, unica vera arma contro simili episodi. Basti pensare che nel nostro paese, ogni anno, si registrano circa 3,3 milioni di incidenti domestici che mettono a repentaglio la salute delle persone, la maggior parte dei quali riguardano proprio i bambini".

“Dopo l’ennesima tragedia chiediamo una normativa che obblighi le aziende a dotare di chiusure con dispositivi di sicurezza le confezioni di quei prodotti potenzialmente pericolosi per la salute dei bambini, al pari di quanto già avviene con i farmaci – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Si tratta di detersivi, detergenti, prodotti da giardinaggio e, più in generale, di beni contenenti sostanze chimiche le quali, se ingeriti dai bambini, possono determinarne la morte”.