Beve detersivo e muore a 2 anni, la mamma sviene alla fiaccolata

San Martino in Rio si stringe alla famiglia distrutta dal dolore FOTO La fiaccolata

I genitori alla fiaccolata: mamma Giusy sorretta dopo essersi ripresa

I genitori alla fiaccolata: mamma Giusy sorretta dopo essersi ripresa

Reggio Emilia, 29 agosto 2015 - Uno strazio. Lacrime, incredulità, “un dolore immenso”, come continua a ripetere Giusy Cataldo, madre di Carlo Russo, Mentre il papà Antonio non smette un attimo di piangere e di tenere in mano la foto del figlio. Siamo al bar di San Martino, dove ieri sera gli amici e i parenti della famiglia hanno organizzato una fiaccolata (FOTO).

La gente arriva pian piano, nel silenzio, rispettando la disperazione del papà e della mamma (che quel locale gestiscono). Fuori sono appesi un fiocco bianco, un palloncino a forma di cuore con scritto Carlo, tanti pupazzetti e fiori azzurri e bianchi. Dentro al bar sono ammessi solo gli amici intimi e i parenti più stretti.

Abbracci a mamma e papà, strette di mano e baci. Ma l’affetto delle persone care non riesce a placare il dolore della madre, che si sente male e sviene. Un medico interviene a soccorrerla. Si riprende a stento, ma si rialza in piedi sorretta dal marito. Intanto, fuori dal bar si sono radunate circa duecento persone. Ci sono anche il sindaco Oreste Zurlini, la capogruppo della maggioranza Luisa Ferrari e padre Franco. I bimbi tengono in mano un lenzuolo con sopra tanti cuori dorati e la foto del piccolo Carlo. Poi inizia la processione, con padre Franco che la guida intonando il rosario e con una ventina di ‘lanterne’ che la accompagnano. Sono le 20.40.

Si parte dal bar che si trova nella zona industriale e si percorre tutto il paese, fino ad arrivare in centro davanti alla vecchia chiesa, dove viene appeso il lenzuolo. La gente non riesce a smettere di piangere e di scuotere la testa. “Non è possibile, era il nostro angelo”, affermano con rabbia. “Una tragedia”, dice il sindaco. Davanti all’edificio religioso vengono lanciate in aria tante piccole mongolfiere. Il padre di Carlo, in lacrime, alza gli occhi verso il cielo disperato, cercando in quelle ‘bolle’ di carta il volto del figlio. E poi accarezza ancora una volta la sua foto. La fiaccolata si esaurisce. Resta il pianto della madre consolato da padre Franco. “Carlo è in cielo, vero?”, chiede lei. “Certamente, ora è un angioletto”, risponde lui. Poi gli amici si stringono in un abbraccio.

Carlo è stato ricordato anche durante FestaReggio con un minuto di raccoglimento.