Ucciso e poi bruciato: cadavere di un 32enne trovato sulla sponda del Secchia. Sospetti su un marocchino

Il corpo senza vita di Andrea Germini, giovane artigiano di Castelnovo Monti, era in un'area demaniale in prossimità della provinciale Gatta–Pianello (FOTO). Interrogati gli amici

Reggio Emilia, gli investigatori sul luogo del delitto

Reggio Emilia, gli investigatori sul luogo del delitto

Castelnovo Monti (Reggio Emilia), 18 agosto 2014 - Macabro ritrovamento vicino al greto del Secchia (FOTO). Poco prima delle 10 di questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti, con i colleghi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia sono intervenuti in un'area demaniale limitrofa al greto del fiume Secchia in prossimità della provinciale Gatta – Pianello dove è stato trovato il cadavere parzialmente carbonizzato di un uomo.

Si tratta di Andrea Germini, un 32enne di Castelnovo Monti, che ha una piccola azienda artigianaleucciso e poi bruciato. Il cadavere presenta alcune ferite al capo e segni sul collo. Vicino al cadavere dell'uomo è stata trovata la sua auto, una Ford Fiesta grigio metallizzata. 

La polizia scientifica è a lavoro sul posto. Intanto vengono interrogati gli amici della vittima. Sul posto anche il medico legale per accertare le cause della morte al vaglio dei carabinieri che coordinati dalla Procura reggiana non escludono nessuna ipotesi. La pista più accreditata è al momento quella dell'omicidio. Sospetti su un marocchino. L'allarme è stato dato da una persona che ha sentito urla sul posto.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, sarebbe avvenuta una lite tra i due. L'omicida avrebbe prima colpito Germini (padre di un bimbo di 6 anni) alla nuca e poi lo avrebbe soffocato. L'assassino, a quel punto, avrebbe cercato di dare fuoco all'uomo ormai agonizzante, nel tentativo, forse, di cancellare le prove dell'omicidio. Ancora sconosciuto il movente della furia omicida.