Reggio Emilia, 14 giugno 2017 - 744 giorni dopo. Era il 31 maggio 2015 e la Reggiana, più o meno allo stesso orario in cui stasera affronterà l’Alessandria in semifinale (fischio d’inizio alle 20.45), usciva dal "Mercante" di Bassano del Grappa a pezzi. L’ errore di Alessi dal dischetto spalancava le porte della finale per la B ai veneti, beffati poi successivamente dal Como di Ganz junior nel decisivo rendez vous. Altre storie, altri tempi, ma l’ennesimo obiettivo accomuna la Reggiana di oggi a quella di ieri. Stasera si gioca in campo neutro, all’Artemio Franchi di Firenze dove circa 2500 tifosi granata proveranno a spingere Genevier e compagni verso l’ultimo atto di questi chilometrici playoff: la finalissima, in programma sabato alle 18.
D’ora in poi si deciderà tutto in 90’ e, in caso di parità, si faranno i supplementari e poi eventualmente i rigori. Gare secche, senza un domani, per dirla all’americana «Do or die», o ce la fai o muori. Fermarsi lì ad un passo dal sogno sarebbe un vero peccato, perché l’entusiasmo che questa squadra è riuscita a ricreare nonostante mille difficoltà è clamoroso. Nei bar, nelle piazze, per strada non si fa che parlare di Reggiana:«Giocherà Guidone? Contessa ce la fa o gioca Panizzi? E Rozzio?».
I dubbi dei tifosi granata sono stati in parte risolti da Menichini: Rozzio non è stato convocato ed è ancora alle prese con le terapie, non ci sarà nemmeno Calvano (febbricitante). In attacco è probabile che Guidone (10 reti stagionali di cui 9 lontano da Reggio) parta dalla panchina perché ritenuto più efficace entrando a gara in corso. Per Marchi sarà quindi una sorta di ultima spiaggia per salvare la peggior annata della carriera. Sulla sinistra Panizzi dovrebbe rilevare Contessa che è stato convocato, ma è ancora alle prese con un problema al ginocchio. Ci vorranno 11 leoni, ma è chiaro che l’esperienza e la classe di giocatori come Genevier, Carlini e Cesarini (11 gol) dovrà essere trascinante.
La Reggiana si troverà contro un’Alessandria che, come ha dichiarato il dg Pasquale Sensibile: «Ha i valori di una grande squadra, ma l’umiltà di una provinciale». Mix esplosivo in cui sono pronti ad esaltarsi i due satanassi del gol Bocalon e Gonzalez. Difficile credere alla favola della squadra svuotata di energie dopo la beffa in campionato. I piemontesi sono stati superati sul filo di lana dalla Cremonese nello corsa per la B (78 punti entrambe, scontri diretti a sfavore), ma hanno poi saputo ricaricare le batterie e superare prima la Casertana e poi il Lecce. Mister Pillon ha un paio di dubbi: Nicco-Fischnaller e Gozzi-Sosa, con l’ex granata (e reggiano doc) che è rientrato in gruppo sabato. Occhio ai cartellini gialli con Carlini, Genevier, Lombardo, Panizzi e Sbaffo diffidati e quindi a rischio squalifica per l’eventuale finale.
Non ci sarà nessuna diretta televisiva questa sera per la seconda semifinale di questi playoff di LegaPro. Al contrario di Parma-Pordenone, disputatasi ieri, il match tra l’Alessandria e la Reggiana non sarà trasmesso dalla Rai che ha i diritti per queste finali dei playoff della Lega Pro. Una notizia che già da giorni ha creato malcontento e polemiche tra la tifoseria granata, considerando il disagio per tutti coloro che non possono raggiungere Firenze per assistere alla partita. Il problema è che questa sera, in contemporanea alla sfida tra Reggiana e Alessandria si disputa anche gara 3 della finale scudetto di basket tra Trento e Venezia. Il canale Rai Sport trasmetterà la finale dei canestri e la Rai non è stata in grado di trovare un altro canale sul quale irradiare le immagini della Reggiana. Per cui, a meno di ripensamenti dell’ultima ora, l’unica possibilità di seguire la partita in diretta è collegarsi, via internet, sul sito www.raisport.rai.it oppure pagando 2,90 euro su Sportube guardando la partita in streaming. Non verrà installato nemmeno un maxischermo in piazza dove seguire la partita.