Reggiana, contro il Padova un pareggio che non serve

Cesarini segna su rigore, ma il Padova recupera subito. Contestazioni per un rigore non concesso nel secondo tempo

Reggiana, il rigore segnato da Cesarini (Foto Artioli)

Reggiana, il rigore segnato da Cesarini (Foto Artioli)

Reggio Emilia, 5 marzo 2017 - La sfida per il terzo posto termina con un pareggio che non serve a nessuna delle due contendenti. Dopo il forcing iniziale, Reggiana e Padova impattano 1-1 e perdono terreno dal Venezia capolista (vincente a Teramo per 4-1), ora a -10 dai granata (in attesa di Parma-Forlì, che si giocherà domani sera). Gli uomini di Menichini pareggiano in casa e rimangono al quarto posto in graduatoria, fallendo il sorpasso proprio sui veneti per salire sul podio.

Una bella gara, come sottolineato dagli applausi dell’intero stadio per le formazioni, dove entrambe non si sono risparmiate cercando i tre punti per mantenere il contatto con il vertice della classifica. Un pareggio giusto nel punteggio per l’equilibrio visto in campo. Ospiti che recriminano per un rigore inizialmente assegnato a fine primo tempo, poi revocato dopo un consulto tra arbitro e guardalinee pochi secondi dopo. In più una traversa colpita a un minuto dal termine da Cappelletti da corner di Emerson.

L’inizio vede una Reggiana sbarazzina in avanti. Al 5’ fallo di mano dubbio in area di De Risio, ma Campione di Pescara sorvola. Cosa che non può fare due minuti dopo, quando è Mandorlini a intercettare con il braccio un cross di Bovo. Dal dischetto va Cesarini, che rimane freddo e spiazza Bindi.

Esulta il pubblico, ma il Padova è calcolatore e gli bastano due minuti per trovare il pari: Madonna va sul fondo, Altinier in girata la mette sotto la traversa con Narduzzo incolpevole.

Le due squadra si affrontano a viso aperto: Padova più incline a sviluppare le trame di gioco sulla fascia destra, granata che dai lati provano ad accentrarsi e colpire. Ed è così che Riverola si crea il tiro che sfiora la traversa mentre al 28’, dopo un buon asse con Carlini, l’ex Frosinone non trova in mezzo all’area Cesarini. Ribattuto un tiro dal limite a Guidone, mentre Altinier manda fuori di testa da un buon cross di Madonna.

Il fattaccio arriva al 43’. Da un corner ospite di Emerson, Contessa tocca con la mano dopo un colpo di Sbraga e Camplone assegna inizialmente il penalty, per poi cambiare idea tra le ire dei biancoscudati. Un errore non assegnare il rigore, dato che il colpo di mano del terzino granata era netto.

Nella ripresa le due squadra continuano a non risparmiarsi, anche se le occasioni da rete latitano. E’ Spanò a sfiorare il gol da corner, quando il suo colpo di testa termina a lato. Il Padova non si sbilancia e la Reggiana prova con gli inserimenti dalle fasce ad entrare in area. Rozzio, al 35’, ha una ghiotta occasione dal limite, ma il suo rasoterra sfiora il palo alla destra di Bindi. Cesarini prova a illuminare con un cross per Calvano, nel recupero, con Bindi che si supera da conclusione ravvicinata del centrocampista subentrato. Poi la traversa di Cappelletti che conclude con il brivido la sfida. In chiusura gli applausi alle due squadre. Purtroppo, un pareggio inutile.

REGGIANA-PADOVA 1-1

REGGIANA (4-3-1-2) Narduzzo; Ghiringhelli, Rozzio, Spanò, Contessa; Bovo (43’ st Calvano), Genevier, Riverola (24’ st Sbaffo); Carlini; Cesarini, Guidone (38’ st Marchi) (De Malijia, Maltese, Lombardo, Sabotic, Panizzi, Trevisan, Rizzi). All.: Menichini.

PADOVA (3-5-2) Bindi; Sbraga, Cappelletti, Emerson; Madonna, De Risio (20’ st Mazzocco), Mandorlini, Dettori, Favalli; Altinier (30’ st De Cenco), Neto Pereira (Favaro, Tentardini, Berardocco, Bobb, Meonteleone, Gaiola, Russo, Boniotti, Alfageme). All.: Brevi.

Arbitro: Camplone di Pescara (Della Vecchia di Avellino, Abagnara di Nocera Inferiore).

Reti: 8’ pt Cesarini su rig., 10’ pt Altinier.

Note: Spettatori paganti 2.143, più 5.243 abbonati (439 ospiti). Incasso di 31.820,53 euro. Ammoniti Favalli, Genevier, Emerson, Contessa, Cesarini. Recupero 0’ + 4’. Angoli 1-3, tiri in porta 1-1, tiri fuori 5-4 (traversa di Cappelletti, falli commessi 13-16.