Sabato 20 Aprile 2024

Cane non si rassegna alla morte del padrone: Massimo e Pepe, una storia da film

Il meticcio trovato in un cassonetto ha vegliato il padrone per tutto il funerale

Pepe insieme a un capriolo (foto Baisi)

Pepe insieme a un capriolo (foto Baisi)

Castelnovo Monti (Reggio Emilia), 15 dicembre 2014 - È una storia d’amore da cinema, quella che legava Massimo e Pepe. Lui – padre di famiglia e artigiano idraulico morto martedì a 52 anni per un malore – quasi sei anni fa aveva salvato dall’abbandono quel cucciolino trovato dai volontari tra i rifiuti di Casina. L’aveva accolto a casa ed erano diventati inseparabili. Tanto che Pepe, sabato pomeriggio, è entrato in chiesa durante il funerale di Zannoni e si è accucciato di fianco al feretro. Per tutto il tempo della funzione. Ha vegliato il suo padrone, tra gli sguardi straziati e coinvolti di tutti coloro che affollavano la chiesa di Campolungo di Castelnovo Monti. Poi ha seguito la processione fino al cimitero e al ritorno, senza pace, continuava a cercarlo.

Massimo Zannoni e il cane Pepe

 

«Pepe sono quasi sei anni che vive con noi – racconta commosso il figlio di Massimo, Luca – è affezionato a tutta la famiglia, in particolare era attaccatissimo a mio padre. Non lo abbandonava mai e sabato è venuto dietro al funerale con noi e tutta la gente, fino al cimitero». Quel cucciolo «lo aveva preso proprio lui dalla dottoressa Boni, altrimenti avrebbe rischiato di finire al canile. È un cane molto docile, pensi che si era preso cura anche di un piccolo capriolo... » 

È un bellissimo esemplare di cane pastore, oggi, Pepe. Un meticcio che faceva parte di una cucciolata di sette piccoli, recuperati in un cassonetto dei rifiuti a Casina e affidati alla veterinaria Loretta Boni di Castelnovo Monti. «Non mi sorprende che il cane abbia seguito il funerale della persona che lo ha allevato, perché sono cani di una sensibilità superiore – spiega la dottoressa –. Quello che invece mi colpisce di più è il comportamento che ha avuto la famiglia di Massimo in questa dolorosa circostanza, ossia lasciare la libertà al cane di seguire il funerale in chiesa e al cimitero. Il cane, che sicuramente percepiva il clima di dolore attorno al feretro del suo amico, è stato considerato dalla moglie e dai figli come ‘uno’ di famiglia e lo sarà ancora nel ricordo di Massimo. Sicuramente tornerà da solo al cimitero. La cucciolata che abbiamo recuperato nel cassonetto ha avuto fortuna. Sono stati adottati tutti in zona ed hanno avuto un ruolo importante all’interno delle famiglie. Uno è stato addestrato per la ricerca di persone disperse ed è affidato al Soccorso Alpino». 

Toccato dalla vicenda anche il vicesindaco di Castelnovo Monti, Emanuele Ferrari: «Il funerale di Massimo Zannoni è stato un evento molto triste, ma di comunità. Come nelle grandi occasioni di festa i due paesi, Casale e Campolungo, si sono ritrovati uniti accanto ai familiari di Massimo la moglie Paola e i figli Martina, Luca e Matteo. Hanno raccolto in un fascicolo, donato loro il giorno di Santa Lucia, i pensieri e le espressioni di cordoglio manifestate con profondo affetto da tutte le famiglie di Casale e Campolungo, compresa la comunità di Castelnovo Monti». 

Castelnovo Monti, Massimo Zannoni

Il messaggio trasmesso da Pepe, intanto, ha smosso gli animi di mezza Italia, ieri; da chi ha partecipato al doloroso addio a chi ha letto della sua fedeltà, sulle pagine del Carlino. Tantissimi i messaggi arrivati alla nostra redazione: «Ciao Massimo eri una bella persona ecco perché il tuo migliore amico non si rassegna», scrive Rosa. «Questo sì che è amore!», sottolinea Anna. «Il comportamento del cane la dice molto lunga su che persona era Massimo. Era in grado di farsi voler bene da tutti», conclude un amico.

Mentre la mente corre veloce alla storia del cane Hachiko, che dopo la morte del suo padrone ogni giorno, per dieci anni, attese il suo arrivo alla stazione da cui lui prendeva il treno per andare al lavoro. Ora in quella piazza giapponese, c’è la sua statua. E quel legame indissolubile è diventata una pellicola capace di emozionare l’intero pianeta.