Case al mare a prezzi stracciati: ecco la truffa degli affitti on line

Denunciato un 40enne. Prima incassava la caparra, poi spariva: aveva accumulato 13mila euro su una prepagata. Vittime dei raggiri anche nelle province di Reggio, Ferrara e Modena

Una persona al computer

Una persona al computer

Cadelbosco Sopra (Reggio Emilia), 2 settembre 2014 – Grazie a un noto sito di annunci affittava via internet per il periodo di ferragosto ville e appartamenti nelle più belle località della movida romagnola. Una volta ricevuta la caparra, generalmente di 200 euro, il locatario non dava più notizie di sè sparendo nel nulla. In questo modo un truffatore 40enne di Bolzano ha raggirato in circa un mese decine di cittadini da tutte le parti d’Italia (province di Ferrara, Reggio Emilia, Milano, Modena, Pordenone, Treviso, Vicenza e Torino per citarne alcune) monetizzando caparre di 200 euro l’una per oltre 13.000 euro come accertato dai carabinieri di Cadelbosco Sopra, che hanno condotto le indagini, dall’analisi dell’estratto conto della carta prepagata dove il truffatore faceva convergere i soldi delle caparre.

L’uomo è stato denunciato per truffa continuata in concorso. Sono in corso le indagini per risalire alla “telefonista”, cioé alla donna che contrattava con i clienti facendo convergere le caparre nella carta prepagata del truffatore. Tra le vittima del raggiro anche una donna di 39 anni di Cadelbosco Sopra, che si è rivolta ai carabinieri del suo paese denunciando la truffa.

La tecnica usata era sempre la stessa: un annuncio trappola con importi per affitti di case in riviera nel periodo di ferragosto a prezzi stracciati, un utenza radiomobile associata a una persona inesistente, la voce femminile e rassicurante della complice che forniva le coordinate dove far convergere la caparra e la truffa era servita. Quando l’utente a ridosso della partenza chiamava per aver le chiavi il locatario non rispondeva sparendo nel nulla.

I carabinieri della Stazione di Cadelbosco grazie ad indagini telematiche sono risaliti all’indagato scoprendo che la truffa alla donna reggiana non era l’unica portata a compimento. L’analisi dell’estratto conto della carta prepagata del truffatore ha rivelato una serie di innumerevoli versamenti di caparre che hanno portato la carta del truffatore a un saldo di oltre 13.000 euro.