Clown rapinatori, la confessione choc: "Ci siamo inventati tutto"

I tre quattordicenni: "Volevamo giustificare il ritardo a scuola". Sono stati denunciati per simulazione di reato e favoreggiamento

Il clown del film 'It'

Il clown del film 'It'

Reggio Emilia, 22 ottobre 2014 - Davanti ai carabinieri, questa volta, hanno vuotato il sacco. Hanno detto di essersi inventati tutto. Di non essere mai stati aggrediti da uomini travestiti da clown, fuori da scuola. Era solo una scusa. Enorme, paradossale, incredibile. Una scusa per giustificare il ritardo nel loro rientro pomeridiano. E così hanno ritirato la denuncia presentata qualche giorno fa, al fianco dei loro genitori, nella quale descrivevano — dettagliatamente — l’approccio aggressivo di quei pagliacci, il fatto che li avessero rapinati e schiaffeggiati. Erano in due, dicevano. Un terzo loro amico era fuggito via per la paura. Ma aveva visto, sostenevano. Lo stesso racconto, nei minimi particolari, era stato raccolto in un’intervista, sul nostro giornale. 

Ma non era vero niente. Tutto frutto della fantasia di tre quattordicenni e della psicosi che nei giorni scorsi si era sparsa tra i giovanissimi tramite i social network e WhatsApp. Ora, due di loro sono stati denunciati per simulazione di reato e il terzo per favoreggiamento. La segnalazione è finita direttamente alla procura dei minori, di Bologna e gli assistenti sociali hanno già contattato le famiglie. Mentre proseguono le indagini per procurato allarme, avviate nelle scorse settimane dai carabinieri, su questa vicenda. 

Un gioco più grande di loro, che non hanno saputo misurare. Ma non hanno retto alla pressione. E alla convocazione degli uomini dell’Arma, che riscontravano non poche incongruenze nelle loro testimonianze. Così, lunedì, accompagnati di nuovo in caserma dai loro genitori e dall’avvocato Mattia Fontanesi (che rappresenta i due 14enni denunciati per simulazione di reato) hanno detto la verità: ci siamo inventati tutto. E hanno chiesto scusa, più volte. Dicendo di essersi resi conto della sciocchezza che avevano commesso. 

La psicosi, però, ormai è dilagata. «Dall’inizio di ottobre, le caserme dei carabinieri in Emilia, soprattutto tra Reggio e Modena, sono tartassate di telefonate di adolescenti o genitori che spiegano che un loro amico, un loro figlio, un loro compagno di scuola avrebbe visto o avrebbe avuto a che fare con persone mascherate da clown che aggredivano i passanti, nella maggior parte dei casi giovani o giovanissimi», fanno sapere i militari in una nota. 

Tutto ha preso il via dal modenese: alcuni ragazzini raccontano di essere stati aggrediti da alcuni personaggi vestiti da clown, con mazze e bastoni e un pitbull al guinzaglio. I presunti ‘avvistamenti’ si ripetono, ma con questo anche il tamtam sui social network alimentato anche dalla paura dei genitori per l’incolumità dei propri figli. In realtà, si trattava di candid camera diffuse su internet. Halloween è alle porte e il timore dei carabinieri è quello dell’effetto emulazione. Alcuni cittadini, in Rete, già propongono ronde.