Massimo Bassi durante la performance canora in consiglio comunale
Reggio Emilia, 25 febbraio 2016 - «Le dimissioni? io ve le canto...». Ed è quello che ha fatto curiosamente alla lettera, anzi con le note vere sul pentagramma, il consigliere del Movimento 5Stelle di Scandiano, Massimo Bassi. Che nella seduta del consiglio comunale di martedì si è presentato con tanto di chitarra e ha ufficializzato le sue dimissioni (annunciate già settimane fa per motivi professionali – Bassi è tornato infatti a fare il giornalista e a cui va dato merito comunque di aver fatto una buona opposizione nel suo periodo da consigliere) con un’esibizione in sala consiliare.
Una canzone di congedo scritta da lui stesso, costruita sulla base musicale di un famoso brano degli Stadio («Grande figlio di p...»), intitolata «Grande figlio di consiglio». Un testo ironico e anche autoironico, dove cita anche Rosario Genovese, il consigliere comunale che si dimise dopo essere stato travolto nello scandalo spese pazze in Regione per il rimborso spese di un sex toy quando era nell’entourage della consigliera regionale Rita Moriconi.
«Mi è stato chiesto dal presidente del consiglio comunale Matteo Caffettani – spiega Bassi – se volessi leggere qualcosa per le mie dimissioni. Subito non avevo pensato a nulla. Poi la sera stessa incappo davanti alla tv in uno speciale sul gruppo degli Stadio e la loro canzone mi resta in mente. Allora penso: perché non fare un’esibizione dal clima scanzonato, con leggerezza amicale e goliardica in consiglio comunale? Allora l’ho proposto al presidente che si mostra possibilista. Ma quando arrivo al consiglio con la chitarra, mi dice che posso cantarla solo fuori, in strada, dopo il consiglio. Ma il sindaco Mammi mi ha detto detto che potevo suonarla in consiglio...».
Dimissioni cantate del Consigliere Massimo Bassi in Consiglio Comunale stasera...se non son matti non li vogliamo
Pubblicato da MoVimento 5 Stelle - Scandiano su Martedì 23 febbraio 2016
E così, Bassi, ha strimpellato la chitarra in consiglio comunale. Non una cosa da tutti i giorni. E alla fine c’è stato un applauso... all’unanimità di tutte le forze politiche. E chissà se pure Beppe Grillo, da ex showman e comico, si sarebbe divertito. Certo, un’esibizione che può far discutere, ma che ha stemperato i toni da battaglia e a volte poco ortodossi che si utilizzano nei consigli comunali. Ma ad ognuno, il suo giudizio.