Rubava capi firmati negli spogliatoi della palestra, denunciato

Correggio, si tratta di un insospettabile 22enne

Una palestra in una foto d'archivio (Pressphoto)

Una palestra in una foto d'archivio (Pressphoto)

Correggio (Reggio Emilia), 20 febbraio 2015 - Si faceva bello due volte: da una parte curava la forma fisica con intensi allenamenti e dall’altra perfezionava l’aspetto esteriore con capi d’abbigliamento ed accessori di prestigiose marche che rubava dagli armadietti in uso ad altri clienti della stessa palestra che frequentava. Un vero e proprio Lupin delle palestre quello scoperto dai carabinieri di Correggio che con l’accusa di furto aggravato e continuato hanno denunciato un’insospettabile, incensurato, 22enne correggese.

E’ stata la mamma di un minorenne a rivolgersi ai carabinieri la scorsa settimana denunciando il furto di un giubbotto Woolrich che ignoti ladri avevano rubato al figlio dagli spogliatoi di una palestra del reggiano. I carabinieri, grazie anche alla collaborazione dei titolari, indirizzavano le attenzioni investigative nei confronti di un giovane cliente della palestra notato dai proprietari maneggiare negli spogliatoi il giorno del furto un giubbotto corrispondente a quello rubato.

I carabinieri hanno poi visionato, trovando riscontri, le riprese del sistema di videosorveglianza che riprende gli spazi comuni della palestra (corridoi e reception) incrociandoli anche con la registrazione elettronica degli ingressi. Il denunciato è stato poi individuato come presente in concomitanza con almeno altri 5 furti di giubbotti e scarpe di grandi marche negli ultimi 10 mesi. L’abitazione del giovane è stata poi perquisita. Il 22enne è stato trovato in possesso oltreché del giubbotto Woolrich che ha dato il via alle indagini anche di due paia di scarpe marca New Balance e Nike rispettivamente rubate negli spogliatoi della stessa palestra ad altri clienti nei mesi di maggio e novembre dello scorso anno. In sua disponibilità anche un giubbotto Colmar, sequestrato perché ritenuto di provenienza illecita, non avendo al riguardo il giovane dimostratone il regolare acquisto.