Martedì 23 Aprile 2024

Vogliono sfrattarla, lei minaccia di far esplodere il palazzo

Mattinata ad alta tensione a Correggio: la donna sosteneva di avere due bombole di gpl

Il palazzo di Correggio in cui è scattato l’allarme-rosso

Il palazzo di Correggio in cui è scattato l’allarme-rosso

Correggio 30 gennaio 2015 - Quasi tre ore di panico e allarme-rosso in un condominio di Correggio. Tutto a causa di un’inquilina che, per protestare contro la sfratto e per cercare di evitarlo, ha minacciato, dapprima, di gettarsi dalla finestra, poi di far saltare in aria l’intero edificio.

L’allarme è scattato in una palazzina della case popolari di via Pirandello, con la donna che sosteneva di avere con sé due bombole di gpl pronte per esplodere. Le prime tensioni, in realtà, erano emerse circa tre giorni fa– la donna era già stata sottoposta a Tso e ad accertamento sanitario obbligatorio - ma la tensione ha toccato lo zenith stamattina, giornata in cui era in programma l’esecuzione dello sfratto.

La procedura, dopo una lunga trattativa avviata con Acer, i Servizi sociali integrati e il Comune, era stata avviata senza esito circa quattro mesi fa.

Sembra infatti che la famiglia fosse morosa da ormai 8 anni: per gli affitti non pagati (la pigione è di poco superiore ai 100 euro) il debito accumulato ammonterebbe a 15mila euro.

Mentre i vicini erano in preda al panico, notevole il dispiegamento di forze (vigili del Fuoco, carabinieri, una pattuglia della Municipale Pianura Reggiana, una squadra di Iren e l’ambulanza) per ripristinare la calma e la sicurezza nel quartiere. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i militari di Correggio che, attraverso una febbrile trattativa, dopo essersi introdotti nell’appartamento confinante, hanno portato in salvo i vicini e dissuaso la donna, che aveva con sé anche il figlio, dal lanciarsi nel vuoto.

I vigili del Fuoco hanno aperto il telone in via precauzionale per trarla in salvo. Con il 118, è stata poi trasportata in ospedale a Reggio.