Morto a 90 anni, sospetto caso di legionella

Avviata la procedura di accertamenti dopo un test positivo alla malattia. Venerdì l’autopsia

L'Rsa di Mandriolo di Correggio dove era ospite il 90enne

L'Rsa di Mandriolo di Correggio dove era ospite il 90enne

Correggio (Reggio Emilia), 10 dicembre 2015 - Tutto sarebbe partito dal decesso sospetto di un anziano ospite della Casa Protetta Centro Anziani di Mandriolo di Correggio.

Il 90enne Alfredo Davoli, che versava già in gravi condizioni, si è spento all’improvviso il primo dicembre, al San Sebastiano di Correggio. E, da quel momento, sono state attivate le procedure sanitarie per far luce sul caso. Dalla direzione dell’Asl reggiana trapela che, in verità, il quadro clinico dell’uomo risultava già compromesso da plurime patologie croniche e sepsi in atto.

Tuttavia, dal momento che tra i vari dati clinici è emersa una positività al test urinario della legionella, è scattata tempestivamente la sorveglianza sanitaria, assieme a tutti gli accertamenti e le procedure del caso. In primis, i campionamenti di acqua presso la struttura protetta di Mandriolo. Inoltre, sono stati informati i soggetti interessati e le autorità competenti.

Non solo. Dopo l’esito positivo dei campionamenti sull’acqua, si è attivato anche il sindaco di Correggio, Ilena Malavasi che ha emesso un’ordinanza ad hoc, sulla base delle prescrizioni dell’Ausl. Il provvedimento, notificato al gestore della struttura, spiega il primo cittadino, «impone un’operazione di bonifica dell’impianto idraulico che deve essere ultimata entro 7 giorni. Dopodiché, gli esiti della procedura ritorneranno all’Ausl».

Allo stato attuale, considerando la presenza di patologie concomitanti, è prematuro ricondurre la morte alla legionella. La stessa Ausl ribadisce che non è ancora possibile stabilire se vi sia una correlazione tra il decesso dell’anziano e la positività al test. Ad accertarlo sarà il riscontro diagnostico atteso oggi all’Arcispedale Santa Maria Nuova, che verrà eseguito dalla Medicina legale di Ferrara.

Un caso di legionella si è registrato a fine ottobre, a Guastalla. Vittima un’anziana ospite della Rsa «Bigini», gestita anch’essa da Coopselios. Per appurare le cause del decesso venne avviata un’indagine e la Rsa dovette sospendere l’erogazione dell’acqua per giorni. Solo recentemente ha riattivato l’impianto idraulico nei locali adibiti alla cucina, previa l’installazione di appositi filtri. Un sistema adottato in questi giorni anche alla Rsa di Mandriolo.