La corsa alcolica non s'ha da fare

Reggio Emilia, 3 ottobre 2015 - No, questa corsa non s’ha da fare. Bere birra durante una maratonina di 11 chilometri non deve essere permesso per più motivi. Il primo riguarda la salute. Come ha già spiegato il dottor Guiducci, medico della Pallacanestro Reggiana, «la birra è comunque alcoolica e vasodilatatore, non proprio il massimo per chi è sotto sforzo». E tanto basta perché non si incoraggi una pratica di questo genere.  Il secondo motivo è educativo. Come si può pensare che uno sport come l’atletica, spesso simbolo di salutismo, possa andare a braccetto con atleti che mentre corrono consumano alcolici? E, soprattutto, quale messaggio veicoliamo ai giovani? Che mettere un po’ di alcol nelle vene è solo una goliardata?

Infine il terzo motivo, quello che riguarda la sicurezza. Se durante la gara qualcuno, dopo aver sorseggiato una birra in uno dei tre punti di ristoro, si sentisse male, non sarebbe sulla coscienza di chi ha organizzato questa corsa alcolica? Questa non è una polemica pretestuosa o un pensiero bacchettone, ma è una precisa presa di posizione contro un’idea distorta dello sport, del tempo libero e della goliardia. Ognuno può divertirsi come crede, nel rispetto della legalità, ma non deve trasformare in manifesti quei comportamenti che sono borderline rispetto a una corretta educazione, sportiva e sociale.