Corteo funebre in ritardo: multato di cento euro

Correggio, il sacerdote si era dilungato nell’omelia

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Reggio Emilia, 25 febbraio 2015 - CENTO euro di multa «per arrivo in ritardo del defunto» con tanto di nome e cognome del deceduto. Un correggese se l’è visto allegato, nero su bianco, nella fattura emessa della società che ha in appalto la gestione dei cimiteri comunali dopo i recenti funerali del padre. «Avevamo prenotato il loculo, tutto regolare» ripercorre scorato il cittadino, che preferisce non rivelare le proprie generalità. Se non che il sacerdote si è dilungato nell’omelia. «Una quarantina di minuti di ritardo al massimo», con tanto di avviso, da parte delle onoranze funebri, alla Srl del contrattempo. Ma la mora va saldata. Indignato, il correggese si rivolge all’Urp che lo indirizza all’Ufficio territorio e ambiente del Comune. Il responsabile contatta la società (Fenice Srl), chiede conto della questione e l’addebito viene cancellato.

Ma altri concittadini, negli ultimi mesi, hanno lamentato anomalie. Correggesi «piuttosto preoccupati ed anche arrabbiati perché si sono visti addebitare in fattura voci non previste». Così Gianluca Nicolini capogruppo di “Centrodestra per Correggio”, ed Enrico Ferrari (foto), capogruppo di “Correggio al Centro”, venerdì, in Consiglio, hanno presentato congiuntamente un’interpellanza sulla gestione dei camposanti sotto l’egida del Comune. Si parla di «voci non previste, addebiti di costi fuori dal perimetro della convenzione - spiega il consigliere Ferrari - quali, per esempio, servizi di pulizia in caso di esumazione e rimozione della vecchia lapide (dopo la scadenza del termine del trentennio di concessione del loculo), oppure trasporti dal marmista non contemplati dal regolamento». «Non mettiamo in discussione la qualità del servizio, da sempre valido», puntualizza Nicolini accennando alla durata ventennale della convenzione con Fenice siglata nel Duemila. «Intendiamo chiedere delucidazioni anche perché si tratta di un servizio pubblico e fa capo a una legge regionale del 2006 che delimita le competenze di queste società e delle onoranze funebri. I costi aggiuntativi sono un onere in più per i cittadini, fra l’altro in circostanze particolarmente delicate». Il timore è che rappresentino un presupposto per la modifica al regolamento.

«È una questione morale – chiosa amaro il destinatario della mora – Si deve essere puntuali pure da morti. Roba da matti, quei 40 minuti di ritardo se li possono pure bere – rispedisce al mittente. E povero mio padre...». “Reo” di essere in ritardo nel giorno del suo funerale.