Reggio Emilia, funamboli sospesi sullo strapiombo della Pietra di Bismantova

Fino a domenica il raduno internazionale degli ’slackliner’ raccoglie del Reggiano oltre 200 spettacolari atleti

Uno ‘slackler’ sospeso a cento metri da terra, sullo strapiombo della Pietra di Bismantova (Dire)

Uno ‘slackler’ sospeso a cento metri da terra, sullo strapiombo della Pietra di Bismantova (Dire)

Reggio Emilia, 19 maggio 2017 – Il 4 gennaio camminarono su una fune (anzi, una ‘slackline’, il termine tecnico da cui poi deriva il nome stesso di questa disciplina) posta a 25 metri di altezza in piazza Maggiore, a Bologna. Stavolta gli atleti dell’associazione sportiva Slackline Bologna cammineranno fino a un massimo di 100 metri da terra e lo faranno sullo strapiombo della Pietra di Bismantova, a Castelnuovo ne’ Monti. La ‘slackline’ su cui si muovono in equilibrio, per chi non se lo ricordasse, è una fettuccia larga al massimo cinque centimetri. Questa nuova sfida avverrà contestualmente al Raduno internazionale di Highline alla Pietra di Bismantova, fino a domenica 21 maggio all’interno della splendida cornice del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.

Verranno montate 15 highlines poste a circa un centinaio di metri di altezza da terra della lunghezza variabile da un minimo di 20 ad un massimo di 165 metri. Oltre alla sfida acrobatica, sono previste anche attività collaterali, come lezioni di yoga al mattino, acroyoga al pomeriggio, spettacoli circensi e tanto altro. Gli iscritti hanno ormai superato i 200 partecipanti, con un’alta percentuale (almeno il 30/40%) di stranieri, provenienti da Grecia, Spagna, Inghilterra, Portogallo, Repubblica Ceca, Germania e Svizzera. Sono previsti almeno un migliaio di curiosi per sabato e domenica (guarda LE FOTO).

Slackline Bologna è una associazione affiliata all’Aics, l’associazione italiana cultura e sport. “A Bismantova, questi ragazzi da ‘estremi’ si trasformano in ‘estremisti’ - scherza il presidente di Aics Bologna, Serafino D’Onofrio - Sono tutti tesserati e assicurati e noi ne andiamo molto orgogliosi”. Gli appassionati di “slacklining” (una disciplina che in Italia ancora è molto poco diffusa) si esibiscono senza rete di protezione, ma sono assicurati con un cavo di sicurezza e c’è un ingegnere che si occupa degli aspetti tecnici, dagli ancoraggi alla tensione della fettuccia.

Slackline Bologna è nata formalmente come associazione nel 2015, ma il gruppo era attivo tra il capoluogo emiliano e Modena già dall’anno prima. Le precedenti esibizioni dell’associazione spaziano negli scenari più vari: da vari parchi alla piscina comunale di Forlì, passando per una camminata di 80 metri tra due due antichi campanili nel comune di Bannio Anzino, sul Monte Rosa. Poi a Capodanno vennero a Bologna.