25 Aprile, strade e piazze piene per la Liberazione

Tanti cittadini hanno partecipato alle celebrazioni

I giovani studenti delle scuole che hanno parlato sul palco di Piazza Martiri col sindaco

I giovani studenti delle scuole che hanno parlato sul palco di Piazza Martiri col sindaco

Reggio Emilia, 25 aprile 2017 - Memoria tra passato, presente e futuro. Dai valori della Liberazione dal nazi-fascismo di 72 anni fa alla "Resistenza contemporanea", quella da portare avanti in particolare contro terrorismo e mafie. Tantissimi cittadini si sono riversati nelle piazze e nelle vie del centro storico di Reggio stamattina per seguire le celebrazioni del 25 Aprile (FOTO).

Dopo la messa delle 10,30 celebrata nella Basilica della Ghiara in onore dei Caduti, è partito il corteo da Corso Garibaldi. La filarmonica di Reggio ha suonato le canzoni della Liberazione, dal "Bella Ciao" partigiano fino all'inno di Mameli sfilando per la via Emilia. Tanti i cittadini, famiglie e giovani, oltre ad alcuni manifestanti di Sinistra Italiana, con bandiere della pace, d'Israele, della Giordania che hanno accompagnato la marcia fino a giungere in piazza Martiri del 7 Luglio. Qui le più alte cariche istituzionali della città hanno deposto una corona al monumento ai Caduti della Resistenza e di tutte le guerre.

Poi è stata la volta di salire sul palco. In primis ha parlato il sindaco Luca Vecchi che ha ricordato come i valori della Resistenza siano quelli da portare di fronte "ai grandi drammi umani del nostro tempo, come quello dei milioni di rifugiati in fuga verso le nostre terre. Dobbiamo decidere se vogliamo essere soltanto culturalmente subalterni a chi erige muri, confini o fili spinati. O se invece, anche in nome dei valori che il 25 aprile ci ha consegnato, vogliamo essere protagonisti di un mondo che continui ad essere aperto e plurale, dove il diverso non sia vissuto come generatore di paura, ma uno degli elementi fondamentali di un patto di convivenza e di un nuovo umanesimo".

Dopodiché è toccato al presidente della Provincia, Giammaria Manghi che ha puntato il suo discorso soprattutto sul combattere il terrorismo: "La storia deve continuare ad esserci maestra di vita. Non possiamo permettere che inquietudine e insofferenza, come di fronte alla notizia di nuovi vili attacchi terroristici quale quello accaduto giovedì scorso a Parigi, ci portino a dimenticarla. Dobbiamo sempre ricordare che il nazionalismo e le politiche di potenza, l'esclusione socicale e l'odio aggravano irrimediabilmente, anziché risolvere i problemi dei nostri Paesi".

Infine, è toccato ad alcuni giovani studenti delle scuole reggiane salire sul palco e dare testimonianza delle esperienze fatte sul tema, in particolare i Viaggi della Memoria. "Tocca a noi tramandare questi valori nel tempo, in modo che non si disperda l'insegnamento di chi ha combattuto per la libertà", hanno detto.