Reggio Emilia, allarme terrorismo, perquisita la casa di un tunisino

La polizia ha ispezionato il domicilio reggiano di Wassim Ben Hassen. L’uomo, immigrato regolare, era in viaggio con un sospettato

Il confine italiano

Il confine italiano

Reggio Emilia, 27 maggio 2017 - Una segnalazione antiterrorismo partita dalla polizia di frontiera di Como ha portato gli agenti a una perquisizione anche nella nostra città. È a Reggio, infatti, che abita un cittadino di origine tunisina, Wassim Ben Hassen, 31 anni, finito al centro di un controllo della questura.L’uomo risulta incensurato e presente regolarmente sul territorio italiano. A casa sua si sono recati mercoledì i poliziotti della Digos: gli agenti l’hanno setacciata cercando elementi che potessero confermare, o far sospettare in qualche modo, una sua eventuale appartenenza ai movimenti terroristici o una sua possibile ‘simpatia’ per l’Islam radicale. Secondo quanto emerso dai controlli degli agenti della squadra coordinata dal dirigente Lucio Di Cicco, non è però stato trovato alcun oggetto che potesse dare in tal senso conferma. Non sono stati reperiti né il Corano, né altri libri, scritti o elementi compromettenti che leghino il 31enne alle frange più estremiste, o armate, dell’Islam. Il giovane è uscito assolutamente ‘pulito’ da quest’ispezione: al momento non risulta indagato o ricercato.

Il blitz che ha portato a Reggio nasce dal clima generale di allerta, a livello internazionale, riguardante il terrorismo, dopo la tragedia di Manchester e i fatti avvenuti nella stazione centrale di Milano. La nota di ricerca diramata dalla polizia comasca riguardava soprattutto un altro tunisino, Fouad Khaskhoussi, 36 anni, che, a differenza del reggiano, è stato invece segnalato come persona di idee vicine all’Islam radicale, già fotosegnalato e conosciuto alle forze dell’ordine liguri per alcuni precedenti. Entrambi erano dati in viaggio insieme su una Citroen bianca, targata DA411U, proveniente dalla Germania, dove dovevano concludere l’acquisto di un’auto, senza che la trattativa sia però andata in porto. Su quel viaggio si è concentrata l’attenzione degli inquirenti, nel corso di una delicata attività di intelligence. Non si sa se tra i due tunisini ci siano rapporti di conoscenza e a quando risalgano: tra gli inquirenti c’è chi li nega. 

Il 31enne residente a Reggio è salito comunque in auto con lui, forse per chiedere un passaggio per l’Italia, sull’auto con targa tedesca, si ipotizza perché partiti proprio dalla Germania. Il viaggio è comunque proseguito dal Paese teutonico oltre la frontiera italiana - al confine nessuno l’ha incrociata - ed è continuato fino alle nostre terre. Ben Hassen avrebbe fatto ritorno nella nostra città, dove abita, mentre l’altro, il sospettato al centro delle attenzioni della polizia, avrebbe proseguito lasciando la nostra provincia. Anche la casa del 36enne è stata al centro di una perquisizione domiciliare, ma lui fino a ieri sera, e la sua Citroën, non risultavano ancora fermati per ulteriori controlli.