Gioielleria e arte orafa, premiati i ragazzi del Liceo Chierici

La sezione di design ha vinto il secondo premio nazionale del concorso 'Il progetto alla corte di Federico - Arte Orafa e Formazione'. E le loro creazioni sono in vendita in alcune gioiellerie di Reggio e provincia

Alcuni gioielli realizzati dagli alunni del Chierici

Alcuni gioielli realizzati dagli alunni del Chierici

Reggio Emilia, 21 settembre 2016 -  La sezione di design del liceo artistico Chierici ha vinto il secondo premio nazionale del concorso 'Il progetto alla corte di Federico - Arte Orafa e Formazione' che celebra la tradizione orafa jesina, rilanciandone le potenzialità non solo occupazionali e di sviluppo, ma anche la tradizione storico-culturale e di promozione turistica.

Gli studenti del Chierici hanno anche realizzato gioielli che in vendita nelle prestigiose gioiellerie cittadine. Il concorso nazionale, destinato agli istituti scolastici a indirizzo artistico, ha stimolato la creatività giovanile e ha portato alla progettazione ed alla realizzazione di 8 prototipi di colliers. I team selezionati, provenienti da diverse città italiane, a Jesi hanno proposto i loro gioielli .

Gli studenti del triennio delle sezione oreficeria del Chierico hanno presentato 8 modelli di collier e hanno vinto il secondo premio. Un risultato che si completa col lavoro della classe classe IIID (sezione design del gioiello), che ha anche prodotto spille, ciondoli bracciali, gioielli da favola completamente a mano per le oreficerie reggiane. Accessori preziosi in argento che dalle oreficerie verranno venduti al pubblico e in parte sono già stati acquistati .

Si tratta dei ragazzi che hanno lavorato, oltre 80 ore durante l’estate, nel laboratorio del liceo artistico. I gioielli sono in vendita da Tentazioni e Bebi a Reggio E, da David Scholl a Scandiano e Goldoni Sorelle a S.Martino in Rio.  "Abbiamo prodotto un centinaio di pezzi su otto disegni degli studenti che gli orafi hanno selezionato -  spiega la docente Isabella Bigliardi -. Si tratta di una collezione di pezzi unici. Questa tecnica non è riproducibile. I ragazzi si sono impegnati nella riproduzione dei disegni commissionati, compito non facile, in particolare, per esempio per le coppie di orecchini, perché riprodurre a mano il medesimo disegno su due pezzi, che sono sempre vicini, occorre un alto grado di precisione”.