Arresti domiciliari per un giovane violento

Cavriago: inasprito il provvedimento per un 23enne autore di violenze e aggressioni

I carabinieri hanno arrestato il 23enne

I carabinieri hanno arrestato il 23enne

Cavriago (Reggio Emilia), 23 maggio 2017 – Arrestato un mese fa per aver ferito e mandato in ospedale un carabiniere, era stato scarcerato con l’applicazione, dopo la convalida, della misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana in caserma. Un provvedimento che tuttavia non è bastato a mitigare l’indole violenta di un giovane reggiano che è reso protagonista di una serie di gravi episodi di violenza che, segnalati dai carabinieri di Cavriago alla Procura reggiana, hanno indotto quest’ultima a richiedere ed ottenere un aggravamento della misura cautelare concretizzatosi con un ordinanza di custodia cautelare restrittiva in regime di arresti domiciliari che ieri è stata eseguita dai carabinieri che hanno arrestato il 23enne residente in paese. Il 24 aprile il giovane reagì con violenza, mandando un militare in ospedale, ai carabinieri che si presentarono presso la sua abitazione per eseguire una perquisizione finalizzata alla ricerca di droga (attività che poi portò a rinvenire quattro grammi scarsi di hascisc). Per questi fatti era stato arrestato per poi, dopo la convalida, essere sottoposto all’obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri. In questo periodo tuttavia il 23enne non è stato per nulla calmo rendendosi protagonista di una serie di atti di violenza contro le persone e contro le cose. La notte tra il 6 ed il 7 maggio, in stato di alterazione dovuto all’abuso di alcol, aveva offeso pesantemente i sanitari intervenuti per medicare un amico feritosi al palmo di una mano con una bottiglia di vetro. Il 7 maggio danneggiava i locali di un bar di Cavriago mentre due giorni dopo si rendeva responsabile di un’animata discussione a bordo di un pullman, culminata con l’aggressione nei confronti dell’autista colpito con un pugno al volto. Tale condotte, segnalate dai carabinieri di Cavriago, hanno indotto la Procura a richiedere ed ottenere un inasprimento del provvedimento cautelare culminato quindi con gli arresti domiciliari.