Beve un cocktail e accusa uno shock anafilattico

Paura per un giovane cuoco che lavora nel ristorante Oceania a Rubiera. E’ allergico ad una sostanza contenuta nel kiwi

Il 23enne Mattia Cugola, vittima dello shock anafilattico. In serata è stato comunque dimesso

Il 23enne Mattia Cugola, vittima dello shock anafilattico. In serata è stato comunque dimesso

Rubiera (Reggio Emilia), 27 luglio 2017 – Ha bevuto una bevanda e si è immediatamente accorto che aveva un sapore strano. Nulla di nocivo per le persone comuni, ma per lui, che sapeva di essere allergico ad alcune sostanze, è bastato un sorso per cadere svenuto a terra. Lo shock anafilattico è spietato, non guarda in faccia a nessuno, tanto meno a chi, con i cibi e le bevande, ci lavora quotidianamente. Proprio così. A fare questa brutta esperienza –che si è poi risolta positivamente – è stato il 23enne Mattia Cugola di Campogalliano che lavora in cucina, come secondo cuoco, nel noto ristorante-pizzeria ‘Oceania’ che si affaccia, a Rubiera, sulla via Emilia.

Il tutto è avvenuto ieri, tra le undici e mezzogiorno quando il ragazzo ha sorseggiato una bevanda. Solo dopo aver ingerito il liquido ha avuto un dubbio sulla sua composizione. Conteneva sostanze che non può assolutamente ingerire. Ha chiesto gli ingredienti e ha cominciato a vacillare destando preoccupazione fra i colleghi di lavoro. «Ci siamo tutti molto spaventati – racconta Stefano Fruggeri, titolare dell’Oceania – Quando Mattia ha saputo che la bevanda che aveva bevuto conteneva kiwi, ci ha subito avvertito che era imminente uno shock anafilattico, in quanto allergico a una sostanza contenuta il quel frutto».

In effetti, il ragazzo ha cominciato ad accusare i primi sintomi, spossatezza e difficoltà respiratorie per poi cadere a terra privo di sensi. «Per fortuna nel cadere – prosegue Stefano – non ha battuto la testa». Ed ecco la sua collega Lorella Abbadini allertare il 118. Partono, immediati, i soccorsi: da Rubiera, un’autolettiga della Croce Rossa e, da Scandiano, l’automedica. I volontari della Croce rossa, giunti all’Oceania, hanno prelevato il giovane cuoco, che stava dando sempre più segnali di insofferenza, e lo hanno trasportato con urgenza verso l’ospedale Magati di Scandiano.

Una corsa che è stata interrotta a metà strada, sullo stradone per Arceto, all’altezza della chiesa di Bagno, dove ambulanza e automedica si sono incontrati. Qui i sanitari hanno provveduto a praticare le cure necessarie ad arginare i sintomi dello shock che stavano sempre più attanagliando il giovane cuoco. La corsa verso l’ospedale è così proseguita con uno stato d’animo più tranquillo. In serata il giovane cuoco è stato dimesso. Alle sue spalle una brutta avventura da non dimenticare.