Strade con le buche dopo la nevicata, esplode la protesta

Numerosissime e pericolose. "Ripristino non risolutivo finché l’asfalto è umido"

Le buche possono non solo far sbandare i mezzi, ma danneggiare gomme, cerchioni e sospensioni

Le buche possono non solo far sbandare i mezzi, ma danneggiare gomme, cerchioni e sospensioni

Reggio Emilia, 24 febbraio 2018 - Inevitabili, odiose e sempre troppe. Un po’ come le tasse. Le buche da ‘post nevicata’ si riprensentano sulle strade di città e provincia e con sé portano anche un carico notevole di proteste. Possibile, si chiedono gli automobilisti – che al meglio hanno solo sobbalzato passando sui piccoli ‘crateri’, e al peggio si trovano ora a dover riparare cerchioni o sospensioni – che nel 2018 la tecnologia non consenta di ottenere asfalti minimamente duraturi, in grado di reggere a precipitazioni che seppur consistenti non sono state affatto apocalittiche? Domanda legittima, vista la disarmante facilità con cui hanno ceduto le strade più battute di Reggio (la via Emilia in primis sia verso Modena che verso Parma, ma anche la Statale 63 in direzione Appennino).

«Purtroppo è normale che con queste condizioni meteorologiche si formino le buche – afferma senza voler nascondere il problema l’ingegner Valerio Bussei, dirigente del servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio –. Le basse temperature, la presenza abbondante di acqua e il traffico intenso portano a delle cavillature nell’asfalto, se non è impermeabilizzato, che poi arriva a sfaldarsi. E anche l’utilizzo delle lame spalaneve purtroppo ha il suo peso. Lo abbiamo visto sull’A1 – dice il responsabile comunale – dove il manto stradale ha presentato diffusi problemi nonostante lì la manutenzione possa contare su fondi maggiori dei nostri». «Andavamo a Bologna in autostrada e sono scoppiate due gomme dell’auto per una buca», commenta contrariata sui social l’avvocato Maria Ludovica Serri.

Sempre lì, insomma, si cade: è una questione di costi. «Servirebbe un manto stradale perfetto – dice Bussei – per evitare la maggior parte dei problemi –. Ma è ben difficile poterci contare perché le risorse a disposizione sono limitate per tutta la nostra rete stradale. Vogliamo però rimarcare come in provincia, e in montagna in particolare, la situazione sia sotto controllo. Ovviamente siamo sempre all’opera intervenendo nelle situazioni più critiche».

Nello specifico, si tamponano con ‘asfalto a freddo’ le buche più insidiose, ma si tratta pur sempre di un palliativo perché poi, come riconosce l’ingegnere stesso «in presenza di altre precipitazioni fa poca presa». C’è la possibilità, ma è più teorica che pratica, di ricorrere a prodotti costosi per avere un effeto durevole. Insomma, la speranza è che neve e pioggia si esauriscano nella giornata di oggi, che torni il sereno (anche se con temperature polari) per poter procedere a lavori più estesi e incisivi sulla rete stradale, in modo da riportare tutto alla normalità in pochi giorni.

Ora l’incognita è però sull’effetto che avrà la gelata di ‘Buran’ sulle strade. La speranza è che queste si siano asciugate a sufficienza per reggere all’ondata di freddo che, nel caso incontrasse la superficie stradale ancora umide, porterebbe alla insidiosissima formazione di ghiaccio. A Bologna, proprio per attuare la massima prevenzione, si sta per esempio spargendo in certe zone un sale speciale che può sciogliere il ghiaccio fino a 30 gradi sotto zero.

La prefettura di Reggio ha disposto dalle 22 di oggi fino a nuovo termine lo stop ai mezzi pesanti superiori alle sette tonnellate e mezzo di peso. La situazione sarà poi valutata nuovamente domani.

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Dal canto suo il Comune fa sapere che la manutenzione delle strade è sempre una voce consistente del bilancio. Per la cura della città, cioè dei luoghi e degli altri beni pubblici, sono previste complessivamente manutenzioni ordinarie e straordinarie per più di 18 milioni di euro e 3.9 milioni di euro sono destinati quest’anno proprio alle strade, per la cura del manto stradale e per la segnaletica. Cifre davvero considerevoli, che portano molti a sperare, molto poco romanticamente, che non nevichi mai.