Reggio Emilia, il prete esorcista: "Ecco le trappole del diavolo"

Don Ermes Macchioni ha tenuto una 'lezione' davanti a oltre 200 persone

La sala gremita (foto Artioli)

La sala gremita (foto Artioli)

Reggio Emilia, 5 febbraio 2018 - Almeno 200 persone hanno partecipato al convegno di ieri pomeriggio nel teatro della parrocchia di San Pietro all’incontro ‘Se impari a conoscere il male lo eviti: per una corretta informazione sul maligno’. Ospite speciale don Ermes Macchioni, esorcista della Diocesi di Reggio, che ha introdotto l’evento con una preghiera di protezione alla Madonna. Un’affluenza prevedibile, dato che, come ha commentato lo stesso sacerdote, «sono argomenti di cui si parla poco nelle parrocchie e nella catechesi».

L’esorcista ha incentrato il convegno sul presentare un piccolo vademecum allo scopo di addestrare i fedeli al ‘combattimento spirituale’ e riconoscere il maligno che colpisce «chi si allontana dalla chiesa cattolica rendendo queste persone più propense a cadere nelle trappole del demonio, tant’è che gli esorcisti sono i più ricercati negli ambienti extra-ecclesiastici». Don Ermes, ha quindi risposto a delle sorti di F.a.q. (domande più richieste) sul tema: Come agisce il demonio? Per tentazione, cosa ancora non molto chiara; per vessazione, con malattie, incidenti e avvenimenti tragici che accadono in sequenza tra loro; l’infestazione, che riguarda cose, ambienti, animali e oggetti; l’ossessione della psiche umana, con dipendenze e pensieri sul suicidio; possessione, il dominio sul corpo e sulla psiche umana e, infine, i malefici o «fatture», attraverso oggetti riconducibili alla persona obiettivo come foto, indumenti o bamboline vodoo.

Il tutto condito da numerosi aneddoti: il pizzaiolo che chiede aiuto perché gli affari vanno male o la ragazza portata a forza dai parenti in chiesa e ritenuta posseduta che comincia a strisciare sotto i banchi come un serpente. Come si vince il diavolo: con la preghiera, la frequenza dei sacramenti, la resistenza fino al sangue ad ogni tentazione grazie alla fede da indossare come una «armatura». Come si cade nella trappola del demonio? Con la frequentazione di luoghi o persone malefici, a causa di un maleficio, affidandosi a operatori dell’occulto e pratiche esoteriche. Tra queste, secondo l’esorcista, le meditazioni orientali come il Reiki, «vere e proprie trappole esoteriche», soprattutto quelle che praticano l’apertura dei così detti «chakra», «canali che invece dovrebbero essere tenuti chiusi per impedire al maligno di entrare», precisa il sacerdote. Non si salva nemmeno Halloween, la festa anglosassone ormai diffusissima anche in Italia: «Una festa che va annientata, distrutta, perché prendiamo a braccetto il maligno facendolo entrare nelle nostre case – sentenzia Don Ermes -. È una assurdità vestire i battezzati da diavoli».