Travolto da un’auto a 17 anni. «Filippo era un esempio di lealtà e di correttezza»

Lo straziante ricordo del presidente della Langhiranese per Ricotti, morto mentre andava a scuola L'incidente mortale nel Parmense

Filippo Ricotti e l’incidente mortale

Filippo Ricotti e l’incidente mortale

Sant’Ilario (Reggio Emilia), 18 gennaio 2017 - «Una vita da mediano», canta Ligabue. Una canzone scritta e dedicata ai centrocampisti, a chi nel calcio non appare, ma lascia la scena agli altri. Quelli che recuperano palloni, che lavorano sui polmoni. Quelli che corrono e che danno l’esempio, senza troppe parole. Stando zitti. Filippo Ricotti (figlio del presidente della Dalter di Sant’Ilario, morto ieri travolto da un’auto ieri mattina mentre andava a scuola) era così.

Giocava centrocampista centrale nella formazione juniores regionale della Langhiranese, squadra in cui ha fatto tutta la trafila delle giovanili, fin dai primi calci. Sognava un giorno di esordire in prima squadra, che milita nel campionato di promozione. Lo conosceva bene il presidente del club Riccardo Salati.

«Era un ragazzo diligente sia in campo sia fuori – racconta Salati –. Un vero esempio di lealtà e di correttezza. Un giovane eccezionale. Mai una parola fuori posto, mai una polemica, nonostante giocasse in una squadra piena di ragazzi un po’ vivaci. E questo suo modo di essere era sicuramente merito dell’educazione data dalla sua splendida famiglia. Il padre Stefano è stato un nostro dirigente accompagnatore per un paio d’anni e lo seguiva sempre, così come anche la mamma. Era un bel giocatore, molto dotato fisicamente. Ci piange il cuore. Non ci crediamo ancora».

La società subito dopo la tragedia, ha listato a lutto il proprio sito internet dove campeggia la scritta: «Ciao Filippo». E poi un messaggio commovente: «Sono attimi in cui le parole vengono a mancare, sono le lacrime a farla da padrone, perché non si può trovare pace nel dover dire addio ad un ragazzo di 17 anni che aveva una vita davanti. Noi abbiamo avuto la fortuna di apprezzare la sua educazione, i suoi modi gentili, era davvero un ragazzo straordinario. Tutta la Langhiranese si stringe attorno alla sua famiglia e ai suoi cari in questo terribile lutto e gli vuole fare sentire tutta la sua vicinanza. Oggi e domani le attività sono sospese per ricordarlo. Ciao Filippo, che la terra ti sia lieve».