Gualtieri, furti ai distributori di benzina, due arresti / VIDEO

Fermati due uomini residenti a Guastalla e Gualtieri dopo un colpo sulla Cispadana

Il materiale sequestrato dai carabinieri

Il materiale sequestrato dai carabinieri

Gualtieri (Reggio Emilia), 21 ottobre 2016 – Erano ben organizzati. Un furgone rubato per sradicare e caricare le colonnine del self service, centinaia di chiodi a quattro punte da disseminare lungo la strada per bloccare eventuali pattuglie di carabinieri e polizia, guanti per non lasciare impronte, passamontagna per evitare di essere riconosciuti dai sistemi di videosorveglianza installati nelle aree di servizio e un gruppo whatsapp istituito per rendere sicure le comunicazioni durante i colpi.

Questa la dotazione della banda dei self service che la scorsa notte è stata messa in scacco dai carabinieri della Bassa, dopo l’ennesimo assalto alla colonnina del distributore di benzina ad insegna Yes ubicato lungo la Cispadana a Gualtieri. Un importante colpo, quello assestato dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Guastalla e della caserma di Gualtieri, che potrebbe produrre un’importante svolta nelle indagini che da tempo sono in corso sul fenomeno dei furti dei self service delle stazioni di servizio in Emilia e nel nord Italia.

Con l’accusa di concorso in tentato furto aggravato e ricettazione sono stati arrestati un 23enne reggiano abitante a Gualtieri e un 48enne siciliano residente a Guastalla. I due, probabilmente con altri complici ora ricercati dai carabinieri, la scorsa notte a bordo di un autocarro rubato a Viadana, hanno raggiunto l’area di servizio Yes a Gualtieri. In retromarcia hanno cercato di sradicare la colonnina self service.

Poi, disturbati dall’arrivo dei carabinieri chiamati da un cittadino, sono fuggiti. Il furgone è stato intercettato da una pattuglia dei carabinieri di Gualtieri. Tallonato dai militari, il conducente – poi identificato nel 23enne – ha abbandonato il furgone in mezzo alla strada proseguendo la fuga a piedi nei campi. E’ stato inseguito e arrestato. I successivi e immediati approfondimenti investigativi portavano i militari di Gualtieri e Guastalla a identificare altro complice, raggiunto a casa dove stava fingendo di dormire. Il motore della sua auto ancora caldo e le recenti chiamate ritenute di interesse investigativo, reperite sul registro del suo smartphone, lasciavano pochi dubbi. L’uomo, condotto in caserma, è stato dichiarato in arresto.

Le indagini dei carabinieri ora proseguono per accertare, come sta emergendo dai primi accertamenti, l’eventuale responsabilità degli stessi in altri numerosi analoghi colpi compiuti negli ultimi mesi e l’identificazione dei complici riusciti per ora a dileguarsi.