Reggio Emilia, furti nei supermercati per il mercato nero

Dietro i taccheggi ci sarebbe un giro d'affari per commercianti compiacenti

Indagini dei carabinieri

Indagini dei carabinieri

Reggio Emilia, 19 febbraio 2017 – Sarebbero almeno una decina al giorno i taccheggi nei supermercati di Reggio Emilia e provincia: la stragrande maggioranza dei ladri non vengono scoperti sul fatto. E talvolta vengono lasciati andare via dagli stessi commercianti se il valore della refurtiva è basso.

I carabinieri, che hanno denunciato due rumeni e un georgiano, recuperando la merce rubata negli ultimi colpi, sospettano che dietro questa lunga serie di furti, compiuti da squadre organizzate, potrebbero esservi commercianti compiacenti.

Sarebbero diversi i canali per piazzare la refurtiva sul mercato nero: merce proposta “porta a porta” a negozi e ristoranti, ma anche rubata e consegnata “su commissione” spesso fuori zona, o destinata ai mercati ambulanti.

A parte chi ruba cibo per necessità, i ladri professionisti privilegiano tranci di prosciutto, buste di salmone, pezzi di Parmigiano Reggiano, vini, champagne, superalcolici ma anche biancheria intima ed elettrodomestici professionali come phon e piastre per capelli e prodotti di alta cosmesi.

Di recente i carabinieri hanno localizzato a Reggio un’abitazione adibita a stoccaggio della merce rubata proprio nei supermercati in attesa di essere piazzata. La perquisizione dell’edificio, abitato da quattro rumeni, oltre al sequestro dell’ingente partita di merce rubata dai supermercati, ha portato al rinvenimento di una nota contabile afferente proprio l’illecita compravendita della merce rubata.