Reggio Emilia, risveglio ghiacciato in Appennino / FOTO

Il gelicidio sta bloccando l’Appennino reggiano: chiuse le scuole, black out e disagi alla viabilità.

L'Appennino colpito dal fenomeno del gelicidio

L'Appennino colpito dal fenomeno del gelicidio

Reggio Emilia, 11 dicembre 2017 – Risveglio ghiacciato in Appennino, con strade, marciapiedi, campi, alberi, auto e case completamente ricoperti dal temuto gelicidio, comunemente noto come ‘vetroghiaccio’. Ad aggravare la situazione si registrano black out con interruzione, totale o a intermittenza, della corrente elettrica in varie zone, dove l’Enel sta faticando ad intervenire e a ripristinarla, e disagi alla viabilità dovuti alla caduta di alberi, soprattutto nelle zone dell’Alto Appennino, colpite nella notte anche da forti raffiche di vento, con punte fino ai 180 km/h. Dopo le lievi nevicate di ieri, che hanno interessato prima il crinale e poi, nel tardo pomeriggio, si sono estese anche in pianura, fin verso la città capoluogo e la zona del Po, trasformandosi successivamente in piogge copiose, questa mattina, agli albori del giorno, l’Appennino si è risvegliato sotto una coltre di ghiaccio, confermando le previsioni meteo dei giorni scorsi. Questa mattina agli occhi di chi si è risvegliato nella montagna reggiana si è presentato uno scenario spettacolare, con una leggera nebbia che avvolgeva tutto intorno un paesaggio candido, reso argentato e silente dal gelo e la pioggia congelata della notte. Da tetti e grondaie scendevano come tante stalattiti di ghiaccio e ogni cosa, strade, rami, foglie, bacche e anche qualche raro fiore appassito sembravano intrappolati sotto una lastra di vetro.

Immediatamente, già alle 6 di mattina, è stata emanata dal sindaco di Casina, Stefano Costi, la prima ordinanza di chiusura di tutte le scuole del Comune. A seguire, in tanti altri Comuni montani è stata decretata la chiusura delle scuole, a partire dal capoluogo, Castelnovo Monti, dove anche le superiori, aperte in un primo momento, sono state poi chiuse. Scuole chiuse anche a Carpineti, Toano, Villa Minozzo e Ramiseto.

Sono rimaste aperte, invece, a Busana, Baiso, Vezzano e Vetto, dove però, per precauzione, è stato sospeso il giro dei pullmini. Anche la circolazione dei mezzi pubblici ha subito disagi: in particolare non è riuscita a circolare la corriera Sassuolo-Toano.

La perturbazione arrivata ieri ha portato intense piogge nella zona pedemontana, collinare e fondovalle, piogge che, con le basse temperature, intorno ai -1°C e -2°C, pur cadendo in forma liquida, a causa della sopraffusione, sono gelate al contatto con il suolo, dando origine al fenomeno meteorologico del ‘gelicidio’. I tutti i Comuni della montagna da ieri sono in atto le operazioni di salatura, ma la viabilità rimane precaria e gli amministratori locali invitano a uscire e mettersi in viaggio solo in caso di effettiva necessità. Massima prudenza, dunque, se ci si deve spostare con la propria auto o mezzi pubblici.

Intanto, da stamattina, le temperature sono gradualmente in aumento, anche se, intorno alle 9,30 di stamattina, il sito Reggio Emilia Meteo riportava che “resite uno strato freddo con temperature sottozero sul medio e basso Appennino”, mentre la pianura “è ormai sopra lo zero, anche se di pochi decimi”. Perseverano venti forti. Giuliana Sciaboni