La trappola della corda in strada per fare cadere i ciclisti

Diverse segnalazioni a Guastalla, si tratta di un gruppo di giovanissimi

La zona di via Foscolo dove sono stati segnalati i giovani che tendevano la corda al passaggio dei ciclisti

La zona di via Foscolo dove sono stati segnalati i giovani che tendevano la corda al passaggio dei ciclisti

Guastalla (Reggio Emilia), 1 dicembre 2016 - Una corda tesa in mezzo alla strada al passaggio delle persone in bicicletta. E’ lo stravagante e stupido passatempo che è stato scelto da un gruppo di ragazzini, che nei giorni scorsi è stato visto in azione in via Foscolo, nei pressi del centro storico di Guastalla, con azioni che hanno rischiato di provocare anche conseguenze fisiche gravi alle persone coinvolte.

Via Foscolo è una strada che collega la zona delle scuole elementari e medie (e della palestra comunale di via Costa) a piazzale Ragazzi del Po e alla rotonda che porta sulla circonvallazione. A segnalare la presenza dei ragazzini con la corda tesa lungo la strada sono stati alcuni giostrai, che nei giorni scorsi erano piazzati in zona con gli spettacoli viaggianti in occasione della fiera di Santa Caterina.

Alla vista dei testimoni, il gruppo di giovanissimi ha deciso di darsela a gambe. I fatti sono stati ovviamente segnalati subito ai carabinieri della caserma di Guastalla, i quali hanno avviato accertamenti, eseguendo anche vari passaggi e appostamenti, pure in questi giorni, considerando che l’azione anticiclisti si è ripetuta più volte, sempre in quella zona. Sono stati pure contattati alcuni giovani che abitano o frequentano quella stessa zona. Ma al momento gli autori di questi stupidi blitz non sarebbero ancora stati individuati, pur essendoci alcuni indizi che potrebbero portare a una risoluzione del caso in tempi brevi.

Questi gesti avrebbero provocato paura tra i ciclisti incappati nella corda tesa al momento del loro passaggio. In un paio di casi ci sarebbero state anche cadute, per fortuna senza conseguenze di rilievo per le persone. Ma è alto il rischio che una perdita di equilibrio possa mettere a repentaglio l’incolumità delle persone, soprattutto dei meno giovani, che numerosi frequentano quella zona per recarsi al distributore di acqua pubblica.