Guastalla, sequestrati tre quintali di dolci irregolari

Il camion era sprovvisto dell'impianto di refrigerazione

I dolci sequestrati a Guastalla

I dolci sequestrati a Guastalla

Guastalla (Reggio Emilia), 18 ottobre 2017 – Gli agenti della polizia municipale della Bassa Reggiana, in un controllo effettuato a Pieve di Guastalla, hanno sequestrato quasi tre quintali di dolciumi freschi trasportati a bordo di un camion privo delle richieste condizioni di igiene e sprovvisto dell’impianto di refrigerazione. La merce era diretta in esercizi commerciali, oltre che della provincia reggiana, anche nel parmense e nel modenese.

Viaggiava su un autocarro di proprietà di un cittadino indiano che operava per conto di una ditta mantovana di Canneto sull’Oglio. Accertato che il mezzo trasportava paste fresche ma che non aveva i requisiti previsti dalla legge, in quanto sprovvisto del vano frigo, gli agenti hanno richiesto l’intervento dell’Ausl che dopo aver ispezionato l’autocarro hanno confermato l’esistenza di seri pericoli per la salute degli ignari acquirenti. Infatti, oltre a non osservare le norme igienico sanitarie previste per il trasporto degli alimenti, la merce, composta di prodotti lavorati con uova, zucchero, lieviti, panna e creme di vario tipo, erano tenuti ad una temperatura superiore ai 20°, mentre le norme sanitarie prevedono non si possano superare, durante i trasporti, la temperatura di 4°.

A questo punto, per impedire che gli alimenti finissero sul tavolo di ignari consumatori, gli agenti hanno dovuto provvedere al sequestro di tutta la merce presente sull’autocarro. I titolari della ditta sono stati segnalati alle autorità sanitarie del luogo in quanto è emerso che non era la prima volta che operavano in modo non regolare. Già ad agosto la polizia municipale aveva fermato e sottoposto a sequestro un altro mezzo di proprietà della ditta che trasportava dolciumi in condizioni simili. Questa volta, oltre alla pesante sanzione pecuniaria, la ditta rischia di essere chiusa definitivamente dalle autorità sanitarie del Mantovano alle quali è stata inoltrata segnalazione sull’accaduto.