Correggio, nell'azienda erano in nero il 20% dei lavoratori

Denuncia, maxi multa e attività sospesa per un laboratorio tessile

Un laboratorio tessile

Un laboratorio tessile

Correggio (Reggio Emilia), 28 dicembre 2016 – I carabinieri di Correggio con i colleghi dell’ispettorato del lavoro di Reggio hanno localizzato un’impresa di confezioni tessili che impiegava in nero oltre il 20% della forza lavoro tra cui un clandestino. Nei guai è finita un imprenditore di 55 anni residente a Novellara.

L’attività dei carabinieri risale all’altra mattina quando, sulla scorta di una mirata attività informativa per contrastare il lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina, i militari hanno effettuato il controllo in un opificio tessile gestito da un cittadino cinese. All’atto dell’ispezione i carabinieri hanno riscontrato l’impiego di dieci operai intenti a lavorare nella macchine da cucire di cui due sono risultati essere impiegati in nero. Uno di loro è risultato essere clandestino.

Ai sensi delle attuali norme di legge, l’attività aziendale è stata subito sospesa, mentre l’imprenditore è stato denunciato alla Procura reggiana con l’accusa di occupazione di manodopera clandestina. A lui i militari hanno elevato anche una maxi multa per 7.000 euro. Ora la ripresa delle attività dipenderà dallo stesso imprenditore che dovrà regolarizzare i dipendenti impiegati in nero e pagare la maxi multa.