Reggio Emilia, "Quale libro bruceresti?" Biblioteche nella bufera

C’è anche un errore di italiano. Valanga di commenti negativi

Il libro a fuoco nel post su Facebook

Il libro a fuoco nel post su Facebook

Reggio Emilia, 17 ottobre 2017 - C’è un libro che proprio non ti è piaciuto e che vorresti bruciare?

E’ il sondaggio lanciato domenica sulla pagina Facebook del servizio «Biblioteche della Provincia di Reggio Emilia» Gli amministratori della stessa hanno avuto l’idea, non troppo brillante a dire il vero (inevitabile riandare col pensiero a quanto successe davvero durante il nazismo), di indire un sondaggio con la seguente domanda «Tra tanti libri che ti sono piaciuti, qual’è quello che invece proprio bruceresti?», corredata da una foto di un libro in fiamme. Per giunta con annesso errore grammaticale («qual è» infatti si scrive senza apostrofo) e anche questo non ha aiutato, perchè il post non è davvero piaciuto ai reggiani. Nelle ore successive alla pubblicazione del messaggio infatti la pagina delle Biblioteche del noto social network è stata inondata di commenti, praticamente tutti negativi. «Non brucerei mai e poi mai nessun libro – scrive Daniela Amati – esempio davvero pessimo da una biblioteca. Un libro può non piacere ma non può meritare di essere bruciato». A rincarare la dose Francesca Codeluppi: «Cancellate questo post e pensate meglio a quello che scrivete» e Roberto Salsi, il quale aggiunge: «Non ho parole, evidentemente la Storia non ha insegnato».

Gloria Benassi stigmatizza sia l’errore di grammatica che il merito del post: «Chi lavora per le biblioteche sarebbe tenuto a sapere la grammatica e rispettare un’etica che la Storia dovrebbe avere insegnato». Franco Montanari la mette invece sul sarcastico: «Ma chi vi cura la comunicazione? Un fan di Goebbels?». Sull’onda delle proteste dei cittadini il post è stato poi rimosso, dopo diverse ore, dalla pagina. Tuttavia la frittata ormai era fatta. Al di là dell’ovvia buonafede nell’elaborazione del testo incriminato per dare corso al medesimo sondaggio si sarebbero magari potuto utilizzare altre metafore: per esempio quale volume utilizzare per pareggiare i piedi di un tavolo, quale lasciare per sempre in un angolo della libreria e via discorrendo. Di sicuro tra i titoli a cui non si deve mai rinunciare, e vale in particolare, dato il post citato, per il servizio biblioteche, ci deve essere Farhenheit 451 di Roy Bradbury, pietra miliare della letteratura del ‘900 in cui si narra di una società senza memoria del passato proprio perchè brucia i libri.