Luzzara, studente annegato. I familiari: "Sicurezza carente"

I genitori di Hassnain Alì accusano il Consorzio di Bonifica

Studente annegato a Luzzara, il luogo della disgrazia (Lecci)

Studente annegato a Luzzara, il luogo della disgrazia (Lecci)

Luzzara (Reggio Emilia), 27 luglio 2017 - Mentre la magistratura sembra puntare all’archiviazione del caso legato alla morte di Hassnain Alì, il tredicenne pakistano annegato in un canale a Luzzara, i familiari del ragazzino si sono rivolti agli avvocati Mauro Intagliata e Francesco Tazzari per assisterli negli accertamenti avviati sulle presunte carenze dei sistemi di sicurezza che avrebbero favorito la caduta in acqua dello studente. In particolare, emergerebbero presunte responsabilità dell’ente gestore del canale, il consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga, per l’assenza di parapetto, muretto o di qualunque altra protezione tra il canale e la stradina interna da cui il tredicenne è caduto in acqua. Inoltre, in un lungo tratto di canale, è presente una sola scaletta di risalita, unico modo per chi dovesse finire in acqua di potersi salvare dalla corrente, in un bacino idrico la cui profondità melmosa è di circa due metri, con difficoltà di risalita in superficie. I familiari di Hassnain Alì ritengono che ci siano state carenze in fatto di sicurezza in quel tratto di canale.